2012-04-21 12:24:00

Patriarca (Settimane Sociali): nella politica italiana non ci sono grandi novità


ItaliaFutura, l'associazione presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, critica gli annunci del segretario del Pdl Alfano e il varo del partito della Nazione. Per Italia Futura “non rappresentano un modo ne' serio ne' utile di rifondare l'area moderata”. Casini afferma che punta a ''laici e cattolici'' e superare il Terzo Polo per ''parlare con tutti''. Alfano promette “ il primo movimento politico del tutto autofinanziato”. Alessandro Guarasci ha sentito l’opinione di Edoardo Patriarca, segretario del Comitato Scientifico delle Settimane Sociali RealAudioMP3



R. - Di fronte ad annunci di rinnovamento della politica non c’è che da essere tendenzialmente ottimisti, visto lo stato della credibilità che hanno i partiti oggi presso l’opinione pubblica. L’unica annotazione che devo fare è che non credo siano più consentiti maquillage, innovazioni inutili. Ho la sensazione di non vedere grandissime novità e ho anche la sensazione che questi annunci, almeno fino ad oggi, siano annunci verticistici fatti dai leader. Non mi pare di vedere che da queste realtà politiche ci siano movimenti di base, movimenti di popolo, di partecipazione.

D. - La vicinanza delle amministrative, secondo lei, non è un po’ sospetta?

R. - Il sospetto di tanti è che siano annunci in vista del prossimo appuntamento elettorale piuttosto che annunci che abbiano invece un po’ di lungimiranza e desiderio di arrivare ad un rinnovamento della politica, come chiedono gli italiani.

D. - Non sarà in qualche modo anche una reazione al forte vento di antipolitica che soffia adesso in Italia e che rischia solo di avvantaggiare Grillo e Di Pietro?

R. - Leggendo le ultime statistiche, seguendo anche soltanto l’onnipresente Grillo, e anche per certi versi Di Pietro, il consenso che così dicono stiano conquistando, preoccupa tutti noi e credo che preoccupi anche i cattolici, che sono impegnati nel sociale, perché la politica chiede ascolto, attenzione, rigore. C’è sui territori tanta buona politica, fatta da tanti sindaci, da tanti assessori, da tante persone che questo Paese lo stanno tenendo in piedi.

D. - Secondo lei è a rischio il bipolarismo in Italia o quantomeno si sta sgretolando questo tipo di proposta politica?

R. - Io spero davvero che auspicabilmente rimanga in piedi un sistema bipolare in questo Paese e che i cittadini abbiano la possibilità di scegliere i propri parlamentari e andando a votare abbiano la possibilità di scegliere coloro che li governeranno. L’auspicio è davvero di un bipolarismo mite, fatto da conservatori, buoni e bravi, e un fronte altro fatto da riformisti, altrettanto bravi, appassionati di questo Paese. La democrazia ha bisogno della battaglia, ha bisogno anche del conflitto, però entro i limiti che sono stati disegnati nella carta costituzionale.








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