Usa: i vescovi chiedono alla Clinton la fine dell'embargo a Cuba
"Gli Stati Uniti dovrebbero stabilire piene relazioni diplomatiche e cancellare tutte
le restrizioni a Cuba per promuovere la causa dei diritti umani e della libertà religiosa".
E’ l’appello contenuto nella lettera che i vescovi cattolici statunitensi hanno inviato
al Segretario di Stato Hillary Clinton. Nella lettera, firmata da mons. Richard E.
Pates, vescovo di Des Moines e presidente del Comitato dei vescovi statunitensi per
la giustizia internazionale e la pace, si ribadisce che l’eliminazione di tutte le
restrizioni sui viaggi verso Cuba e le relazioni diplomatiche, aiuterebbero “i nostri
vicini cubani, che vivono a sole 90 miglia di distanza, a raggiungere una maggiore
libertà, diritti umani e libertà religiosa, oltre ad essere un partner commerciale
da cui potrebbe trarre beneficio il commercio americano”. Il vescovo - riferisce l'agenzia
Sir - cita il recente viaggio di Benedetto XVI a Cuba e ricorda che "le organizzazioni
caritative, comprese quelle cattoliche, forniscono servizi essenziali” ai cubani “più
emarginati e impoveriti". Mons. Pates sottolinea che le persone che lavorano in queste
strutture e numerosi esponenti della Chiesa cubana hanno più volte fatto notare che
"l‘efficacia del loro lavoro viene ostacolata dall‘impossibilità di ottenere prodotti
commerciali degli Stati Uniti a causa dell‘embargo". (R.P.)