Sri Lanka: in pochi mesi 38 morti e 10 mila contagi per la febbre di dengue
Con 9.317 casi di contagio e 38 morti da dengue solo nei primi tre mesi del 2012,
l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) classifica lo Sri Lanka come un Paese
di "categoria A" (malattie infettive e parassitarie). Nel Paese infatti la febbre
portata da una zanzara speciale è la principale causa di ricovero e morte tra i bambini,
la fascia sociale più colpita dal virus. L'Unità epidemiologica dello Sri Lanka ha
registrato il numero più alto di infezioni a gennaio, con 3.892 casi; 3.004 a febbraio;
2.421 a marzo. I dati di quest'anno - riferisce l'agenzia AsiaNews - mostrano un peggioramento
della situazione sanitaria: nel primo quarto del 2011 infatti, l'isola ha avuto "solo"
3.103 casi. Il virus si diffonde in modo ciclico anche nelle aree urbane. Secondo
alcuni media locali, oltre il 50% delle infezioni sono avvenute nella Western Province,
dove vive la maggior parte della popolazione srilankese (circa 5 milioni di persone,
contro i 20 milioni totali). Il virus della febbre dengue si trasmette attraverso
la puntura di una zanzara che prolifera in zone acquitrinose e malsane. Per questa
ragione, il passo più importante nella lotta a tale malattia è l'eliminazione di ogni
focolaio di contagio. In genere, si tratta di pozzi o bacini di acqua stagnante. Nel
maggio 2010, il governo dello Sri Lanka ha lanciato una campagna per combattere la
febbre dengue. La febbre emorragica, la forma più violenta del virus, è spesso letale.
Secondo l'Oms, la dengue è la malattia virale portata da zanzara più comune tra gli
uomini. Circa 2,5 miliardi di persone - 2/5 della popolazione mondiale - sono a rischio
di febbre dengue, con circa 50 milioni di infezioni ogni anno in tutto il mondo. Nell'Asia
sudorientale, altri tre Paesi rientrano nella "categoria A": Thailandia, Indonesia
e Timor Est. (R.P.)