2012-04-18 15:26:50

Cina, maxisequestro di medicinali adulterati. L'esperto: è la punta di un iceberg


Nella Cina del miracolo economico, scoppia un nuovo scandalo sofisticazioni. La polizia della Repubblica Popolare ha scoperto e sequestrato migliaia di confezioni di medicinali contenenti gelatine industriali velenose, anziché commestibili. L'operazione ha portato a effettuare anche diversi arresti. L’episodio sarebbe solo la punta di un iceberg, che coinvolgerebbe anche molti prodotti alimentari e di uso quotidiano. Su questa vicenda, che potrebbe avere ricadute pericolose anche in quei Paesi che importano prodotti cinesi, Giancarlo La Vella ha sentito Stefano Vecchia, esperto del Paese asiatico:RealAudioMP3

R. – In realtà, la legge cinese prevede una serie di controlli, anzi le norme in merito sono molto severe grazie alla pressione internazionale. Ricordiamo che la Cina è un grande Paese esportatore. Di fatto, questo impegno del legislatore viene vanificato per una serie di ragioni, a partire dalla corruzione. E’ molto più semplice ed economico, infatti, pagare un funzionario addetto al controllo, che non produrre a certi standard con un costo ovviamente maggiore. E la Cina vive di export e il suo export è fatto di prodotti in buona parte concorrenziali, dal punto di vista del prezzo. Ma, evidentemente, questo fenomeno ha ragioni che non sono soltanto quelle del basso costo della manodopera e delle materie prime.

D. – Come stanno operando le autorità cinesi?

R. – I vertici del Paese sono a conoscenza di questa situazione, tanto è vero che, anche di recente, la leadership del partito comunista ha lanciato un allarme contro la corruzione. Tutto ciò mette in luce il forte scollamento fra il centro del Paese e le autorità locali: l’attuazione di leggi centrali è resa difficoltosa dalla vastità del Paese e dai molti interessi in gioco a livello delle periferie.

D. – E’ una situazione che induce a ridimensionare il livello di progresso economico che la Cina fa registrare in questi anni?

R. – Questo è molto probabile, infatti non a caso l’economia cinese sta rallentando, in parte per la congiuntura internazionale, che ha provocato la diminuzione delle esportazioni, ma anche perché l’adesione a certe regole internazionali indubbiamente va a incidere sul prezzo dei prodotti, con un ridimensionamento della capacità produttiva.

D. – Ci potrebbe essere una ricaduta pericolosa di questi prodotti in Occidente, in Europa e anche in Italia?

R. – Indubbiamente, perché quello che viene scoperto nella grande Cina è soltanto la punta di un iceberg. E’ possibile che i prodotti esportati non siano conformi alle norme di sicurezza e igiene: lo abbiamo visto altre volte, come ad esempio nel caso dei giocattoli. E teniamo inoltre presente che spesso questi prodotti non arrivano direttamente dalla Cina, ma passano attraverso altri Paesi dai quali poi giungono a noi e quindi, di fatto, non vengono registrati come provenienti dalle Repubblica popolare cinese. Evidentemente, serve un maggiore controllo sull’ingresso di questi prodotti, considerando l’eventuale triangolazione nel loro cammino dal produttore fino alle nostre tavole o nei nostri negozi. (bf)







All the contents on this site are copyrighted ©.