2012-04-17 14:15:24

“Costantino il grande”: 1700 anni dopo Ponte Milvio, convegno sulla conversione del primo imperatore cristiano


“Costantino il Grande. Alle radici dell’Europa”, il titolo del Convegno internazionale organizzato in Vaticano dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche, a rimarcare un anniversario: 1700 anni dalla Battaglia di Ponte Milvio e dalla conversione del primo imperatore cristiano di Roma. Il programma dell’evento è stato illustrato stamane nella Sala stampa vaticana da padre Bernard Ardura, presidente del dicastero promotore, insieme a Claire Sotinel, dell’Ecole Française de Rome e dell’Université de Paris-Créteil e a Giovanni Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

Da domani pomeriggio l’apertura nell’Aula del Sinodo, poi il trasferimento nel Collegio Teutonico, ed ancora il giorno dopo alla Pontificia Università Lateranense, per tornare sabato 21 aprile in Vaticano, con la proiezione del film “Costantino il Grande” girato nel 1960 da Lionello De Felice. Quattro giorni intensi di lavoro per gli studiosi invitati da tutto il mondo per aggiornare le ricerche su questo grande personaggio storico. Giovanni Maria Vian:

“La questione costantiniana è un nodo cruciale della storia del cristianesimo, perché tocca il rapporto tra sfera religiosa e dimensione politica”.

Tante ancora oggi le domande per gli storici, e non solo, di Paesi, lingue, orizzonti accademici. Ha osservato Claire Sotinel:

“Un’analisi storica, attenta e critica ci concede di capire quello che è successo dopo la vittoria di Ponte Milvio per aiutarci a riflettere nel secolo 21.mo su questioni importanti come le interazioni tra religione e potere politico, la costituzione di un orizzonte religioso plurale, le possibilità di convivenza tra religioni diverse e ben altro”.

Il 28 ottobre del 312, Costantino poneva la sua vittoria contro Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio sotto il segno della Croce. Padre Ardura:

“Questa battaglia non fu – sembra – un evento di grande rilievo dal punto di vista propriamente strategico-militare, ma assurse rapidamente al ruolo di simbolo fondativo di un mondo nuovo nato dall’incontro di Costantino con il cristianesimo”.

La svolta costantiniana disegna il profilo dell’Europa occidentale e balcanica:

“Un’Europa in cui sono sbocciati i valori di dignità umana, di distinzione e cooperazione fra religione e Stato, di libertà di coscienza, libertà di religione e libertà di culto”.

Realtà "in nuce" nella svolta costantiniana, secondo padre Ardura, che rimanda al dibattito i tanti interrogativi tra cui alcuni ricordati dalla prof.ssa Sotinel: Costantino si è convertito sinceramente nel 312, o si trattò di mossa politica o era già cristiano da tempo?







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