Siria, non regge la tregua. Il ministro russo Lavrov: forze esterne minacciano la
pace
In Siria prosegue la missione degli osservatori dell’Onu per vigilare sul cessate-il-fuoco,
ma la repressione non si ferma: oltre 30 le vittime nelle ultime 24 ore. E il capo
della diplomazia russa Lavrov accusa “forze esterne” di minare il piano di Pace. Il
servizio di Cecilia Seppia:
La tregua non
regge in Siria e il fuoco dei soldati di Assad ha colpito anche oggi decine di persone.
Bombardamenti sono in corso a Daraa e in altre città del sud, mentre almeno 11 proiettili
di mortaio sono piovuti stamane su Homs. Prosegue nel caos la missione dei sei osservatori
delle Nazioni Unite, il cui unico compito è quello di monitorare la situazione e vigilare
sul piano di pace dell’inviato speciale per Onu e Lega Araba, Kofi Annan. Nelle prossime
ore, ne arriveranno altri 24. Il regime di Damasco ha perso di credibilità, fa sapere
un esponente dell’opposizione che ribadisce: il negoziato con le autorità siriane
è possibile solo con le garanzie degli organismi internazionali.
Intanto,
il ministro degli esteri russo, Lavrov, punta il dito contro non ben specificate forze
esterne accusandole di minare la pace. “Stanno consegnando armi all’opposizione e
stimolando l’attività dei ribelli che continuano ad attaccare quotidianamente sia
le infrastrutture governative sia quelle civili'”, ha denunciato in dichiarazioni
trasmesse alla tv di Mosca. Comunque per il premier turco Erdogan il cessate-il-fuoco
non risolve la crisi siriana e non risponde alle esigenze del popolo.