L'Unione Africana sospende la Guinea Bissau. I vescovi chiedono il dialogo
L’Unione Africana (Ua) ha sospeso oggi la Guinea Bissau e ha prospettato sanzioni
in seguito al colpo di Stato militare dello scorso giovedì. “Il Consiglio di pace
e sicurezza dell’Ua – riferisce una nota ripresa dall'agenzia Misna – ha deciso di
sospendere con effetto immediato Bissau e di congelare tutte le sue attività in seno
all’organismo fino a quando l’ordine costituzionale non sarà ristabilito”. In un messaggio
alla nazione, i vescovi cattolici della Guinea Bissau hanno intanto manifestato la
loro preoccupazione per i recenti sviluppi e affermato che il colpo di Stato ha peggiorato
una situazione già grave con conseguenze non prevedibili. Nel loro messaggio i vescovi
“condannano questa opzione militare e tutte le forme di violenza intraprese per risolvere
i nostri problemi” e auspicano il “rispetto della Repubblica e delle istituzioni democraticamente
elette” così come il “ricorso alla via del dialogo come strada maestra per rinsaldare
riconciliazione, giustizia e armonia sociale”. I vescovi concludono il loro messaggio
appellandosi alla comunità internazionale perché “contribuisca a trovare soluzioni
appropriate alla situazione attuale”. Fonti di Radio Sol Mansi hanno intanto riferito
alla Misna che i militari hanno autorizzato le radio private a riprendere le loro
trasmissioni ammettendo anzi di aver commesso un errore a bloccarle in precedenza.
La mancanza di informazioni, hanno ammesso gli stessi vertici dell’esercito, ha contribuito
ad aggravare la situazione e spinto una parte della popolazione di Bissau, soprattutto
donne e bambini, a dirigersi nei villaggi di origine. (R.P.)