Il centro storico
ancora puntellato, come tre anni fa. E poi molti edifici ancora distrutti, come il
morale degli abitanti che anno dopo anno hanno perso anche la speranza. Da quel maledetto
terremoto del 6 aprile del 2009 L’Aquila sembra essersi fermata: della ricostruzione
pesante neanche l’ombra, solo case e chiese prefabbricate tirate su in fretta e furia
con la promessa, un giorno, di poterle abbattere e rifarle più belle di prima. Ma
lo scoraggiamento, qui, sembra non essere la parola d’ordine. Basta vedere come la
Caritas, in questi tre anni, ha investito oltre 31 milioni di euro per interventi
di ricostruzione e progetti sociali. Come quello, ultimo in ordine di tempo, avviato
a Fonteavignone, nel comune di Rocca di Mezzo: uno spazio di 160 metri quadrati dove
promuovere attività sociali, pastorali e culturali e col quale tentare di ricostruire
una comunità che rischia di sfaldarsi. Per sempre.(diFederico Piana)