2012-04-14 14:09:14

Messaggio di Pasqua del Patriarca ecumenico Bartolomeo I


“Egli è risorto per quanti desiderano seguirlo sulla via della risurrezione. Al contrario, quanti indirettamente o direttamente diffondono la morte, credendo così di prolungare o facilitare la propria vita, condannano se stessi alla morte eterna”. E’ un passaggio – riportato dall’Osservatore Romano - del messaggio di Pasqua del Patriarca ecumenico e arcivescovo di Costantinopoli Bartolomeo I. I fedeli ortodossi che seguono il calendario giuliano celebrano infatti oggi la Pasqua. “Il nostro Signore Risorto, Gesù Cristo, è venuto al mondo affinché tutti gli uomini abbiano vita e ne abbiano in abbondanza. Sarebbe un grande errore – scrive Bartolomeo I - credere che il benessere pervenga al genere umano attraverso lotte intestine”. Per il Patriarca ecumenico, il mondo lontano da Cristo cerca di accumulare beni materiali perché poggia su di essi la speranza della propria vita: “sconsideratamente spera che attraverso la ricchezza eviterà la morte”. La vita si guadagna solamente “con la fede in Cristo e con l’incorporazione in lui”. L’esperienza della Chiesa ortodossa assicura che “coloro i quali sono uniti a Cristo vivono anche dopo la morte, si ricongiungono con i viventi, conversano con loro, li sentono e spesso vengono incontro miracolosamente alle loro richieste”. Il messaggio è dunque gioioso per tutti, perché la risurrezione di Cristo annulla la forza della morte. Coloro che credono in lui – aggiunge il Patriarca - professano la risurrezione dei morti e per questo sono battezzati nella sua morte, risorgono insieme con lui e vivono la vita eterna: “Cristo ha fatto risorgere i morti e ha annullato la loro morte. Ha la forza di eluderla. Il fatto che abbia vinto la morte, conferma la sua avversione verso di essa. Cristo conduce alla vita, la riprende, eventualmente interrompendola, perché egli è ‘la vita e la nostra risurrezione’. Per questo i credenti non hanno paura della morte. La nostra forza non consiste nell’invulnerabilità della nostra esistenza, ma nella sua risurrezione”. Bartolomeo I conclude il messaggio di Pasqua invitando i fedeli a seguire Cristo in tutte le sue opere, ad aiutare coloro che sono privi dei mezzi di sussistenza affinché sopravvivano, a proclamare, a coloro che ignorano la risurrezione di Cristo, “che per mezzo di essa è stata eliminata la morte e che di conseguenza anche loro possono prendere parte alla sua risurrezione, credendo in lui e seguendo i suoi passi”. (B.C.)







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