2012-04-14 18:08:18

MALI: paura e minacce di catastrofe umanitaria al Nord


Comunicato SOS Villaggi dei bambini Onlus

Il nord del Mali è zona di guerra. Si moltiplicano le minacce di una catastrofe umanitaria, dopo che i ribelli hanno saccheggiato cibo e medicine, in una regione arida già colpita dalla povertà e dalla denutrizione. I programmi alimentari umanitari sono fermi a causa della depredazione dei magazzini. Nessuno può accedere alla regione, i camion non possono passare.
Ogni giorno 400 persone attraversano i confini con il Burkina Faso e la Mauritania. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa parla di 18.000 profughi in Burkina Faso nelle province Soum e Oudalan – a circa 370 km da Ouagadougou, dove si trova un Villaggio SOS – Férério, Gandafabou, Déou, Dibissi e Goutouré Gnegne. Action contre la Faim prevede che in primavera i bambini affetti da malnutrizione acuta potrebbero essere 175.000.
Il movimento nazionale MNLA per l’indipendenza dall’Azawad, area a nord occupata dai Tuareg, dopo aver preso il potere attraverso il colpo di stato, ha accettato di tirarsi indietro per ristabilire l'ordine costituzionale, in cambio dell'amnistia e della revoca delle sanzioni. Tra queste l'embargo imposto al Mali il 2 aprile.
Il Presidente Amadou Toumani Touré si è dimesso e un governo di transizione deciderà le sorti del paese fino alle elezioni che, in base alla Costituzione, dovrebbero avvenire entro 40 giorni. Termine che sarà facilmente prorogato, se si considera che nella parte settentrionale del Mali sono ancora in atto gli scontri.
Intanto i ribelli si sono spostati a nord di Douentza, a soli 170 km dal Villaggio SOS di Socoura Mopti, e sembra sia sempre più vicino un dispiegamento di forze armate da parte dell’ECOWAS.
Ibrahima Bane, direttore nazionale di SOS Villaggi dei Bambini in Mali, ha visitato il Villaggio SOS di Kita, una delle due strutture che ha accolto i bambini evacuati dal Villaggio SOS di Sokoura Mopti, e ci racconta: "I bambini si stanno adattando alla loro nuova casa. Noi ci auguriamo che la situazione migliori in breve tempo, anche perché al momento in entrambi i Villaggi SOS abbiamo le scorte alimentari per coprire il fabbisogno di un solo mese”.








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