Rinnovamento nello Spirito Santo celebra i 40 anni in Italia. Presentato il calendario
giubilare
Rinnovamento nello Spirito Santo celebra quest’anno il 40.mo anniversario della sua
nascita in Italia. In una conferenza stampa, nella Sala Marconi della nostra emittente,
è stato presentato stamani il calendario degli eventi giubilari. Hanno partecipato,
tra gli altri, Salvatore Martinez, presidente nazionale del movimento ecclesiale,
e l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione
della Nuova Evangelizzazione. Il servizio di Giada Aquilino:
Promuovere “un
laicato educato alla fede, formato all’evangelizzazione e disponibile ad assumere
responsabilità ecclesiali e sociali”. Questa la missione di Rinnovamento nello Spirito
Santo, nel messaggio di Benedetto XVI in occasione della convocazione nazionale del
movimento ecclesiale del 2010. Quest’anno, Rinnovamento nello Spirito Santo celebra
il 40.mo anniversario della propria presenza in Italia, le cui origini risalgono al
1972: attualmente, conta più di 200 mila aderenti, in oltre 1.900 gruppi e comunità,
mentre nel mondo sono circa 100 milioni coloro che seguono tale spiritualità.
Alla
vigilia dell’Anno della Fede indetto dal Papa - che avrà inizio l’11 ottobre prossimo,
nel cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio ecumenico Vaticano II, e
terminerà il 24 novembre 2013 - e in vista della XIII Assemblea Generale Ordinaria
del Sinodo dei Vescovi - dal 7 al 28 ottobre prossimi, sul tema "La nuova evangelizzazione
per la trasmissione della fede cristiana" - Rinnovamento nello Spirito ha organizzato
grandi eventi celebrativi. Dopo la 35.ma convocazione nazionale, dal 28 aprile al
primo maggio, ci sarà l’incontro col Papa il 26 maggio, vigilia di Pentecoste, poi
la partecipazione all’Incontro mondiale delle famiglie a Milano, un pellegrinaggio
in Terra Santa e uno a Napoli, ootre a convegni, conferenze, ritiri. Su tutti l’evento
"Dieci Piazze per Dieci Comandamenti", che si svolgerà in settembre in dieci città
italiane più Roma e sarà patrocinato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della
Nuova Evangelizzazione: nell’ambito dell’appuntamento, si terrà un concorso scolastico
per gli studenti dai 6 ai 18 anni in collaborazione con il Ministero dell’istruzione,
università e ricerca, con l’Ufficio per l’insegnamento della religione cattolica e
con l’Ufficio nazionale per l’Educazione, la scuola e l’università della Cei. Sul
significato di questo giubileo per il movimento, ascoltiamo Salvatore Martinez,
presidente nazionale di Rinnovamento nello Spirito Santo:
R. - C’è la coscienza
di essere nati “nella Chiesa, per la Chiesa”, come diceva dieci anni fa Giovanni Paolo
II. Quindi, non un’esperienza generica di fede, ma un vero e proprio cammino di fede
con questa identità ecclesiale forte che si è fatta anche identità missionaria. Il
movimento ha diverse missioni all’estero, per esempio in Moldavia, uno dei Paesi più
poveri del nostro continente, e presto anche a Nazareth, con il Centro internazionale
per la famiglia. La Chiesa esiste per evangelizzare, il Rinnovamento esiste per evangelizzare.
Questa convinzione è maturata negli anni: non è quindi solo un movimento spirituale,
di preghiera, ma un movimento dal forte radicamento sociale, nelle città, con il desiderio
di tenere vivo il primato dello Spirito, un rinnovamento interiore, che non è solo
dell’uomo ma anche del cuore della storia.
D. – Come leggere questa coincidenza
tra l’Anno della Fede, il Sinodo per la nuova evangelizzazione e i quarant’anni del
movimento?
R. – E’ provvidenziale. Ed è la ragione per la quale - tra gli altri
progetti - proponiamo l’iniziativa: “Dieci Piazze per Dieci Comandamenti”, con il
patrocinio del nuovo dicastero vaticano dedicato proprio alla Promozione della nuova
evangelizzazione. Una rilettura creativa dell’amore di Dio, perché in fondo Gesù ci
ha insegnato che nella dimensione di questo amore verso Dio, verso gli uomini e verso
se stessi si possono raccogliere i Dieci Comandamenti. Coinvolgeremo, nelle principali
città metropolitane, gli arcivescovi e i cardinali che ci aiuteranno a raccontare
come il bene comune, la cittadinanza attiva, la promozione integrale dell’uomo possano
trovare nei Dieci Comandamenti la loro più compiuta ispirazione. L’auspicio è che
questa crisi profonda, nella quale l’umanità sembra essere piombata, trovi una risposta
nello Spirito. Benedetto XVI ci dice che è soprattutto crisi di fede. Per noi, la
madre di tutte le crisi è spirituale. Ritorniamo allo Spirito e lo Spirito ritornerà
a noi.
L’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per
la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha ricordato che in questo momento di
crisi generale è “tempo di spalancare le porte, di non avere timore”. C’è l’esigenza
- ha detto - di una nuova evangelizzazione: “Non si intende invadere la piazza, piuttosto
si vuole fare della piazza uno spazio dove ci si incontra, ci si fa conoscere, si
esprime la nostra storia e la nostra identità”. A proposito del comandamento “non
rubare”, poi, il presule ha aggiunto che si tratta di “una norma etica a cui chiunque
deve fare riferimento”. Quando - ha proseguito - “ci sono momenti storici in cui si
verificano casi di corruzione, che diventano di maggior responsabilità quando sono
compiuti da istituzioni o da persone che hanno incarichi pubblici”, si deve mantenere
“sempre vigile quella soglia di attenzione, di vigilanza e di profondo senso di responsabilità,
che non può mai mancare tra le istituzioni”, nella consapevolezza di un “recupero
di credibilità” delle stesse che “in questo periodo purtroppo viene a mancare, con
grave disagio per la vita sociale”. Il commento di mons. Rino Fisichella sui
40 anni di Rinnovamento nello Spirito Santo:
R. - Non dimentichiamo che questi
40 anni coincidono anche con il tempo del post-Concilio Vaticano II. Quindi, Rinnovamento
e anche altri Movimenti, tante altre realtà nella Chiesa, sono il frutto di quanto
il Concilio ha voluto. Penso che dobbiamo accoglierlo proprio con questo spirito.
Uno spirito anzitutto di ringraziamento al Signore per quanto ha offerto alla sua
Chiesa. C’è una vitalità di tanti uomini e donne, una realtà giovanile, c’è direi
una grande azione pastorale che viene svolta dalle parrocchie e in tutte quante le
espressioni della Chiesa che ritornano a questo primo germe da cui la pianta ha potuto
e ha saputo dare grandi frutti. Non dimentichiamo che proprio dal Rinnovamento dello
Spirito sono sorte molteplici nuove realtà nella Chiesa, che anche oggi operano nella
nuova evangelizzazione.
D. - Perché oggi c’è bisogno di nuova evangelizzazione?
R.
- Perché la società è cambiata. Perché la cultura è diversa. Perché ci troviamo in
un momento storico di particolare crisi, che è una crisi determinata dalla transizione
tra la chiusura di un’epoca e l’ingresso in una nuova fase della storia dell’umanità.
E quindi in un momento come questo - così delicato, in cui c’è maggiore disorientamento,
c’è anche timore, paura, non ci sono più certezze - dobbiamo essere capaci di riproporre
il Vangelo della vita, che orienta verso una parola di gioia, una parola di serenità
e soprattutto verso una parola di speranza. (bi)