2012-04-11 19:33:58

Per l'Fmi la longevità rischia di far saltare il Welfare


L’allungamento della vita potrebbe avere ripercussioni enormi sul sistema finanziario mondiale. A dirlo è il Fondo monetario internazionale che nel Global Financial Report lancia “l’allarme longevità” e chiede ai governi di intervenire subito con l’innalzamento dell’età pensionabile, maggiori contributi e una riduzione dei benefici da erogare. Il servizio di Cecilia Seppia: RealAudioMP3

Se fino ad oggi si è parlato di longevità come un risultato importante delle migliori condizioni di vita e dei progressi in campo medico, ora per il Fondo monetario internazionale il vivere più a lungo diventerebbe un fattore di rischio per l’intera finanza mondiale. Nel Global Financial Report si legge infatti che se la durata della vita media entro il 2050 dovesse aumentare di 3 anni, il costo già vasto dell’invecchiamento crescerebbe del 50% con conseguente innalzamento anche del rapporto debito/Pil. Per questo l’Istituzione di Washington chiede di riformare i sistemi previdenziali, allungando l’età pensionabile, aumentando i contributi e riducendo gli assegni da pagare. Nel documento anche i dati sulla ricchezza finanziaria degli Stati in relazione al Pil nominale: bene l’Italia con il 234 per cento. Meglio Usa, Giappone, Gran Bretagna e Canada. Ma la crisi continua a far paura, e il Fondo ribadisce ancora: "ormai non esistono beni considerati davvero al sicuro, i governi devono puntare sul debito sostenibile". Intanto dal presidente della Repubblica italiana Napolitano arriva un altro pressante invito: quello di creare ricchezza e crescita incentivando l’occupazione giovanile.








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