2012-04-11 13:51:25

Colombia: oltre 200 mila gli sfollati interni nel 2011


Vengono definiti “desplazados”, cioè “sfollati interni”, costretti con la forza a lasciare le proprie case e le proprie terre in Colombia. Oggi ammontano a 5 milioni e mezzo, di cui 260 mila soltanto nel 2011, come riporta l'agenzia Misna in base ai dati forniti dall’Organizzazione non governativa “Consultoría para los derechos humanos y el desplazamiento” (Codhes). Il fenomeno è conseguenza del conflitto interno al Paese che perdura ormai da quasi mezzo secolo, conflitto cui va ad unirsi, secondo l’organismo, “la disputa per il controllo dei territori strategici per l’economia legale e illegale”. In base al rapporto annuale di Codhes, la regione che nel 2011 ha ospitato il maggior numero di sfollati è quella nord-occidentale di Antioquia, dove se ne sono contati oltre 64mila, seguita da Nariño e dal Cauca nel sud-ovest, rispettivamente con circa 29mila e 19.500. “I responsabili di questa situazione non si possono citare con esattezza, ma sappiamo che se esiste una responsabilità importante delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia), vi è anche quella di bande che definiamo eredi del paramilitarismo e, ovviamente, delle forze dello Stato”: spiega Marco Romero, direttore dell’organizzazione. Inoltre, negli anni, “i ritorni alle terre d’origine sono stati minimi”. Ma non è tutto. Il 2011, anno in cui sono stati calcolati più di 200 mila “desplazados”, è stato quello in cui “il Paese stava discutendo una legge a favore delle vittime”, e questo “è estremamente grave” conclude Romero. (G.M.)







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