La processione dei Misteri a Trapani: una tradizione lunga 400 anni per celebrare
la Pasqua
A Trapani oggi, Sabato Santo, è il "giorno del grande silenzio"’ perché, ricorda una
nota della diocesi, come dice un’antica omelia, “il Re dorme. La terra tace perché
il Dio fatto carne si è addormentato ed ha svegliato coloro che da secoli dormono”.
Da poco si è conclusa la Processione dei Misteri, che in città si svolge da oltre
400 anni. Il rito prese forma grazie alla Confraternita di San Michele ma, soprattutto,
grazie alla “Confraternita religiosa del Preziosissimo Sangue di Cristo e dei Misteri”,
già presente in Spagna dalla metà del 1400. Nel Paese iberico era molto diffuso nel
Medioevo il “misterio”, una rappresentazione drammaturgica, che aveva come
argomento la Sacra Scrittura, rivolta prevalentemente a chi non sapeva leggere. “Los
Misterios” spagnoli erano organizzati dalle Confraternite religiose ed erano piene
di angeli, demoni e personaggi divini. Nel 1602 arriva a Trapani, nel pieno della
dominazione spagnola in Sicilia. Ogni Venerdì Santo la processione dei Misteri, che
si snoda su due chilometri di percorso, coinvolge migliaia di cittadini e turisti,
che provengono da ogni parte del mondo. I “Misteri” sono 18 opere scultoree, realizzate
in legno, tela e colla, rappresentanti le fasi della Passione di Gesù, più altre due:
il Cristo morto e la Madonna Addolorata. Le statue, dette anche "vare", vengono condotte
in spalla lungo il percorso della città, al ritmo delle bande musicali, che scandiscono
il caratteristico movimento oscillante del passo, detto "annacata". Ogni "vara" ha
la sua banda e la sua processione: ogni gruppo è affidato in gestione a una delle
antiche maestranze locali quali orefici, pescatori, salinai, metallurgici, falegnami
e pastai. Le opere, realizzate tra il XVII ed il XVIII secolo da artisti locali, vengono
custodite tutto l’anno nella Chiesa del Purgatorio, da cui escono, alle 14 di ogni
Venerdì Santo, per farvi ritorno, alla fine della Processione, la mattina del Sabato
Santo. Questa notte, nella cattedrale San Lorenzo, in occasione della Veglia pasquale,
otto adulti riceveranno il Battesimo, la Cresima e la Prima Comunione per le mani
del vescovo Francesco Miccichè, dopo una preparazione durata due anni. Sono due giovani
italiani che hanno iniziato il cammino di fede da adulti e sei immigrati, quattro
albanesi e due donne cubane che vivono stabilmente nel territorio. Domani, alle 10.30,
la Processione del Cristo Risorto dalla Chiesa del Purgatorio alla Basilica Cattedrale
dove, alle 11.30 il vescovo Miccichè celebrerà il solenne pontificale di Pasqua, “giorno
assolutamente nuovo per l’umanità – spiega la nota della Diocesi – giorno che illumina
la storia del mondo e inaugura la nuova creazione”. (Da Palermo, Alessandra Zaffiro)