Giornata mondiale della salute 2012: una vita sana aiuta ad invecchiare meglio
“Una buona salute per invecchiare meglio”. E’ questo il tema della Giornata della
salute che si celebra oggi in tutto il mondo, in memoria della fondazione dell’Organizzazione
mondiale della sanità (Oms) avvenuta nel 1948. “Promuovere buone condizioni di salute
aumenta le possibilità di condurre una vita sana e produttiva più a lungo”, scrive
il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, nel suo messaggio per la
giornata. “Alla metà del secolo scorso, nel mondo c’erano appena 14 milioni di persone
al di sopra degli 80 anni. Nel 2050 ce ne saranno circa 400 milioni, di cui 100 milioni
solo in Cina. Presto, per la prima volta nella storia, il mondo conterà più adulti
sopra i 65 anni che bambini al di sotto dei 5 anni”, si legge nel messaggio. Le persone
vivono più a lungo in molte parti del mondo, grazie allo sviluppo economico e sociale
e ai successi della medicina nel campo della sopravvivenza infantile e della tutela
alla salute degli adulti. “Molti paesi ad alto reddito stanno già affrontando un rapido
invecchiamento della popolazione e, nei prossimi decenni, anche i paesi a medio e
basso reddito assisteranno a crescite altrettanto drammatiche”, scrive ancora Ban
Ki-moon. Ma se “l’incremento della longevità è qualcosa da celebrare e a cui tutti
aspiriamo”, l’aumento di persone anziane implica tuttavia una “crescente domanda di
assistenza sanitaria e di sistemi di sicurezza sociale”. Per gli anziani la più grande
minaccia alla salute arriva dalle malattie non trasmissibili: patologie cardiache
e ictus sono la principale causa di morte, mentre l’indebolimento della vista e la
demenza sono le più diffuse cause di disabilità. “Nei paesi a basso reddito, l’incidenza
di queste malattie tra le persone anziane è da due a tre volte superiore rispetto
ai paesi ad alto reddito” e questo onere è sostenuto dalle loro famiglie e dall’intera
società. Molti Paesi a medio e basso reddito non hanno né le infrastrutture né le
risorse per occuparsi dei bisogni attuali degli anziani, ma investire sull’”invecchiamento
sano” garantisce “una significativa ricompensa sociale ed economica per l’intera comunità”.
Governi, società civile e settori privati devono perciò impegnare risorse affinché,
“in ogni parte del mondo, le persone abbiano la possibilità di invecchiare in buona
salute”, conclude Ban Ki-moon. (M.R.)