Via Crucis al Colosseo dedicata alla famiglia: intervista ai coniugi Zanzucchi, autori
delle meditazioni
La Via Crucis di quest'anno al Colosseo è dedicata in modo particolare alla famiglia.
E saranno alcune famiglie a portare la croce lungo le 14 Stazioni: famiglie provenienti
dall'Italia, dall'Irlanda, dal Burkina Faso e dal Perù. Quest’anno le meditazioni
sono state scritte da Danilo e Anna Maria Zanzucchi, iniziatori con Chiara Lubich
del Movimento Famiglie Nuove. 91 anni lui e 82 lei, 5 figli e 12 nipoti, i coniugi
Zanzucchi hanno viaggiato molto per incontrare altre famiglie, confrontarsi con diverse
culture e proporre l’ideale evangelico. Nella loro Via Crucis ci sono i problemi delle
famiglie di oggi, raffrontati idealmente al doloroso cammino che conduce Cristo al
Calvario. Tiziana Campisi li ha intervistati:
D. - Anna
Zanzucchi, cosa volete dire alle famiglie di oggi con le meditazioni per la Via
Crucis?
R. - Nella Via Crucis, in Gesù crocifisso, in Gesù che soffre, c’è
il segreto e la soluzione dei problemi della famiglia: separazioni, disastri, dolore
della famiglia, la morte, la malattia, le incomprensioni che nascono tra marito e
moglie, l’umanità sofferente. Gesù l’ha presa con sé così com’è, con tutti i suoi
guai. Dovremmo riuscire a capire che c’è stato un Dio che ha dato la soluzione del
dolore, che non sta nella soluzione dello stesso, ma nel senso, cioè come fare ad
affrontarlo.
D. - Danilo Zanzucchi, perché le famiglie di oggi si sfaldano
così facilmente?
R. – C’è il fatto che ognuno pensa a se stesso. Togliersi
via questo difetto ed ascoltare l’altro è già una disposizione che permette all’altro
di aprirsi; se uno si chiude sui suoi problemi, impedisce all’altro di comunicare.
D.
- Danilo, voi come coppia, come avete affrontato, lungo gli anni, le difficoltà, i
problemi, le incomprensioni? Che cosa vi ha consentito di andare avanti?
R.
- Quando ci siamo sposati ci siamo promessi di aiutarci l’un l’altro. E questo vuol
dire ascoltare l’altro, mai giudicare, mettersi sempre in un atteggiamento di amore,
di aiutarlo, pregare anche per l’altro. Se siamo cristiani, si può avere la grazia
di avere la presenza di Dio fra di noi. E questo, dà la luce, dà la forza per capire
come affrontare un dolore. Ti fa trovare una “piccola strada” alla quale prima neanche
pensavi. Scrivere per la Via Crucis, è stata una grazia grande, grande perché si può
parlare con Gesù; e Lui ascolta, e puoi chiedergli anche delle cose che sembrano difficili.
Lui può fare le cose che tu non riesci a fare.
D. - Anna Zanzucchi,
quale consiglio vi sentite di dare alle coppie di oggi?
R. - Io direi: “Guardate
che avete un tesoro nelle vostre mani; ed è l’amore che avete fra di voi, che potete
aver fra di voi, che può crescere sempre”. (bi)