Venerdì Santo a Gerusalemme tra il Golgota e la Via Dolorosa
Accanto alla roccia del Golgota e lungo la Via Dolorosa. E’ principalmente in questi
due luoghi che pellegrini e cristiani locali, stanno vivendo il loro Venerdì Santo
a Gerusalemme. Qui, nel posto esatto, dove si consumò per Gesù quel primo Venerdì
Santo di Passione. Sin dall’alba gruppi di fedeli si sono radunati nel piazzale antistante
la Basilica del Santo Sepolcro che custodisce anche il luogo della crocifissione di
Cristo, in attesa di partecipare alla Liturgia della Passione che, guidata dai frati
francescani, si è svolta proprio all’altare del Calvario. Ed è proprio qui che è
stata cantata la Passione del Signore secondo Giovanni. Quando le parole dell’evangelista
ricordano il momento della morte, il cronista raggiunge l’altare centrale posto sul
Calvario e si inchina a baciare il solco dove la croce fu innalzata. Poi la reliquia
del legno che portò il Salvatore viene esposta per l’adorazione secondo un rito che
risale al IV secolo quando in questo giorno e in questo luogo il popolo cristiano
sfilava per molte ore adorando la croce. Intanto fuori nella Città Vecchia la Via
Dolorosa è gremita di pellegrini che a piccoli o grandi gruppi la percorrono ricordando
con fede e commozione quel tragitto che Gesù compi dal pretorio di Pilato fino al
Calvario, carico della Croce. Assieme ai fedeli anche il Custode di Terra Santa e
i frati hanno percorso in mattina la Via Dolorosa compiendo quel pio esercizio della
Via Crucis che i francescani guidano ogni venerdì dell’anno. Anche se quest'anno si
registra un calo di pellegrini (attesi 300 mila contro i 700 mila dello scorso anno,
secondo le stime del ministero del Turismo israeliano) il colpo d’occhio per chi si
trova a Gerusalemme in Città Vecchia specialmente in queste ore del Venerdì Santo,
e’ sempre quello di una folla di gente proveniente da ogni parte del mondo che si
unisce ai cristiani locali di Gerusalemme e delle altre città della Terra Santa, giunti
numerosi. Una grande assemblea orante che si snoda nelle strette vie della old city
con l’unico desiderio di ripercorrere gli ultimi dolorosi passi della vita Cristo,
con fede e raccoglimento, pur tra i rumori e la calca del colorato suk arabo. E stasera
appuntamento al Santo Sepolcro per un’altra particolare celebrazione animata dai francescani:
la processione funebre. Una tradizione che, ricalcando le antiche rappresentazioni
medievali, ripeterà in modo plastico e toccante le scene della deposizione di Cristo
dalla croce, dell’unzione e della sepoltura... nello stesso luogo in cui tutto ciò
avvenne. (Da Gerusalemme, Stefania Sboarina)