Nigeria: la Chiesa locale preoccupata per possibili attacchi di Boko Haram durante
la Pasqua
Anche la Nigeria sta vivendo il Triduo Pasquale. Il Paese, lo ricordiamo, è stato
recentemente colpito dagli attacchi del gruppo fondamentalista musulmano, Boko Haram,
che vorrebbe imporre la sharia, la legge islamica, in tutti i 36 Stati della
Nigeria. C’è dunque preoccupazione fra i cristiani ma anche speranza come ci conferma
padre Patrick Tor Alumuku, responsabile delle Comunicazioni sociali dell’arcidiocesi
di Abuja, raggiunto telefonicamente, nel Paese africano da Debora Donnini:
R. – Sì, ci
sono preoccupazioni, perché – come è accaduto ultimamente – durante queste feste i
terroristi cercano di colpire i cristiani. Non sappiamo cosa abbiano intenzione di
fare in questo momento, ma ci sono preoccupazioni. Speriamo che non succeda niente.
D.
– A Natale c’era stato un attacco molto grave, sono morte decine di persone…
R.
– Sì, a Natale c’è stato un attacco vicino ad Abuja, dove sono state uccise circa
20 persone e tante altre sono state colpite… Nell’ultima settimana, non ci sono stati
attacchi, fatta eccezione di quello che abbiamo avuto a Jos, nel centro del Paese.
Non si sa cosa vogliano fare…
D. – Saranno in qualche modo protette le chiese
della Nigeria?
R. – Sì, in modo particolare al nord e al centro del Paese,
ogni chiesa ha un gruppo di cattolici che sono impegnati a proteggerla: è necessario
identificarsi prima di entrare in chiesa. Questa è una cosa che non era mai successa
prima di questi episodi, ma adesso è così. Sono presenti anche poliziotti, in ogni
chiesa, per aiutare nella sicurezza.
D. – Il gruppo radicale islamico di Boko
Haram vorrebbe imporre la sharia in Nigeria: secondo voi, è per questo che
attacca i cristiani o ci sono anche altri motivi?
R. – Mi sembra molto chiaro,
in questo momento, che questi attacchi non arrivano dai musulmani veri. Ieri, abbiamo
ricevuto un messaggio dal Sultan of Sokoto che è praticamente il capo di tutti i musulmani
nel Paese: ha inviato un messaggio a tutti i cristiani, augurando che questa Pasqua
venga celebrata in pace e assicurando l’appoggio da parte di tutti i musulmani del
Paese. I musulmani stanno cercando di rassicurare i cristiani sul fatto che questi
attacchi non sono compiuti da parte loro. Questi attacchi vengono invece commessi
da un gruppo di terroristi che non appartengono ai musulmani: si tratta di un gruppo
di estremisti e di fondamentalisti islamici che hanno un motivo più politico che religioso.
Questo si vede sempre più chiaramente, man mano che si va avanti. Boko Haram è un
gruppo che ha un motivo politico, che viene appoggiato da alcuni politici musulmani.
D. – Come vi preparate a vivere la Pasqua? Ci saranno comunque tutte le celebrazioni?
R.
– Giovedì Santo, abbiamo celebrato in tutto il Paese la Messa crismale con i sacerdoti
e con i vescovi e poi la Messa in Coena Domini e tutto è andato bene. Oggi,
particolarmente, è un giorno molto sentito in tutto il Paese, perché questo pomeriggio
ci saranno le processioni per la Via Crucis e quindi saremo tutti per le strade di
questo Paese: speriamo che tutto vada bene. Anche se c’è preoccupazione, i cristiani
non hanno paura e fanno ciò che desiderano fare: nessuno rimane a casa perché ha paura
di Boko Haram.
D. – Sanno che il Signore è vicino a loro…
R. – Il popolo
cristiano di questo Paese ha una fede molto forte nel Signore e quindi sta celebrando
questa Pasqua con questo senso di fede: che tutto è nelle mani del Signore. (mg)