2012-04-05 11:37:12

Siria. Gregorios III: i cristiani contribuiscano alla resurrezione del loro Paese


Contiene un forte invito “alla speranza, alla fede e alla carità”, davanti ai fatti dolorosi e sanguinosi che colpiscono alcune regioni del mondo arabo, Siria in testa, la lettera di Pasqua di Gregorios III Laham, patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente, di Alessandria e Gerusalemme. Il testo, diffuso dal Patriarcato e ripreso dall'agenzia Sir, richiama il significato della Resurrezione che “dona forza nel momento del dolore e della debolezza”.” L’amore di Gesù, più forte della morte - scrive il Patriarca - ci anima. Il suo amore trova espressione nella solidarietà e nella comunione, specie nel tempo della prova”. Per il Patriarca le crisi del mondo arabo sono come “un terremoto” sentito in modo particolare dai cristiani “esposti alla debolezza, alla fragilità e alla vulnerabilità. Ed è proprio in questa situazione che, come cristiani, siamo chiamati a ritrovare il nostro posto, la nostra vocazione e discernere il piano di Dio”. Gregorios III esorta i cristiani ad “essere solidali con il nostro mondo arabo, dove abbiamo radici. È tempo che i cristiani riscoprano l’amore di Dio e si ricordino che sono i figli della Resurrezione. Ciò implica - si legge nel testo - la solidarietà con le realtà e i problemi dei loro Paesi, dei loro concittadini, contribuendo alla resurrezione della loro società dal momento che sono chiamati ad esserne sale e lievito”. “Apparteniamo ad un piccolo gregge che è parte di uno più grande. La protezione del piccolo è per il bene di quello più grande, così che tutti abbiano la vita. Questo è il senso della Resurrezione. In questo tempo preghiamo per coloro che soffrono soprattutto in Palestina, in Iraq, in Egitto e in Siria”. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.