Olanda: disponibilità della Chiesa a risarcire e assistere le vittime degli abusi
In una lettera congiunta al Ministro della Giustizia Ivo Opstelten, la Conferenza
episcopale e la Conferenza dei religiosi olandesi (Knr), hanno ribadito la propria
piena disponibilità a riconoscere le sofferenze subite dalle vittime di abusi commessi
da esponenti della Chiesa, a rendere loro giustizia, a risarcirle e a fornire tutta
l’assistenza e l’aiuto di cui hanno bisogno. La missiva risponde a una lettera dello
stesso Opstelten, in cui, in vista del prossimo dibattito in Parlamento sull’argomento,
il ministro ha chiesto precisazioni sulle misure sinora adottate dall’episcopato e
dalla Knr dopo la pubblicazione, lo scorso dicembre, del rapporto conclusivo della
“Commissione Deetman” sugli abusi sessuali compiuti su minorenni nella Chiesa Cattolica
tra il 1945 e il 2010. Nella loro risposta i vescovi e la Knr segnalano diversi passi
avanti compiuti nell’attuazione delle raccomandazioni della commissione governativa.
A cominciare dal monitoraggio annuale del suo avanzamento: la pubblicazione del primo
rapporto è prevista per il 15 maggio. La missiva segnala inoltre quattro nuovi importanti
sviluppi: la creazione di un “Gruppo di contatto” presieduto da mons. Hans van del
Hende, vescovo di Rotterdam, che opererà in aggiunta agli incontri personali dei vescovi
e superiori con le vittime e le associazioni delle vittime come struttura di supporto
per i casi più difficili. Il gruppo ha già preso contatto con l’associazione “Klokk”.
C’è poi la “Piattaforma di Aiuto” istituita dai vescovi che sta cercando di ottimizzare
il suo servizio in collaborazione con le associazioni delle vittime. La Chiesa olandese
sta inoltre procedendo ad elaborare un codice di condotta del personale ecclesiastico
valido per tutte diocesi olandesi. Tra i progressi compiuti la lettera segnala infine
l’obbligo per tutti i futuri sacerdoti, diaconi, operatori pastorali, religiosi e
religiose impegnati in attività pastorali, di presentare uno speciale certificato
di buona condotta, già richiesto al personale che lavora nel mondo della scuola.
Nella lettera vengono anche pubblicati alcuni dati statistici aggiornati sui casi
denunciati e trattati in questi ultimi due anni. Dal 2010 ad oggi sono pervenute 919
denunce. Delle 257 sinora trattate, 157 sono state dichiarate fondate, 57 infondate,
40 sono state ritirate o giudicate inammissibili e le rimanenti si sono risolte con
un patteggiamento amichevole. (L.Z.)