India: vescovo dell'Orissa prega per la liberazione degli ostaggi dei maoisti
"La Chiesa in Orissa si rallegra alla notizia della vicina liberazione degli ostaggi
nelle mani dei maoisti. In questi giorni difficili le nostre preghiere sono rivolte
a una soluzione del caso sicura". Così mons. John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar,
commenta all'agenzia AsiaNews gli ultimi sviluppi nei rapimenti di due ostaggi italiani
e di un parlamentare indiano da parte dei ribelli. Nel tardo pomeriggio di ieri, il
governo dell'Orissa ha accordato il rilascio di 23 prigionieri, in cambio della liberazione
di Paolo Bosusco, la guida turistica rapita il 14 marzo scorso insieme a Claudio Colangelo,
e Jhina Hikaka, del Biju Janata Dal (Bjd). Colangelo è stato rilasciato dai maoisti
il 25 marzo. La liberazione dei prigionieri maoisti dovrebbe avvenire nella giornata
di oggi, ma le autorità non ne hanno ancora rivelato i nomi. "Il governo dello Stato
- ha dichiarato Naveen Patnaik, chief minister dell'Orissa, in un comunicato scritto
- ha deciso di accelerare la scarcerazione di 15 membri del Chasi Mulia Adibasi Sangha
e otto elementi dell'estrema sinistra". Patnaik ha inoltre annullato un viaggio in
Tamil Nadu, previsto per oggi, per seguire i nuovi sviluppi della vicenda: "Anche
se questa visita era in programma da tempo, la situazione è in continua evoluzione
ed è giusto che io resti in Orissa". Il Chasi Mulia Adibasi Sangha è un'organizzazione
di contadini e operai, sospettati dalle autorità di legami con i maoisti. I membri
dell'associazione, per lo più tribali, hanno sempre negato ogni coinvolgimento. "In
questa Settimana Santa - conclude mons. Barwa - preghiamo che la pace del Signore,
la giustizia e la verità possano prevalere". (R.P.)