Togo: consegnato il rapporto sulle violenze commesse in passato nel Paese
Dopo tre anni di lavoro per fare la luce sulle violenze politiche commesse nel paese
tra il 1958 e il 2005, la Commissione verità, giustizia e riconciliazione (Cvjr) ha
consegnato il suo rapporto finale al capo dello Stato, Faure Gnassingbé. Il documento
di 309 pagine, il primo di una serie di quattro che verranno pubblicati nelle prossime
settimane, è il frutto di 34 mesi di attività della ‘Cvjr’. Durante questo periodo,
22.415 testimonianze sono state accolte nel corso di 523 audizioni cominciate lo scorso
settembre, per lo più pubbliche, tra cui 50 si sono svolte in privato. In tutto -
riferisce l'agenzia Misna - la commissione era chiamata a ‘indagare’ su 8.080 denunce
registrate dai suoi agenti. “Una parte del processo si conclude oggi, quella relativa
alla commissione. Il nostro augurio più vivo è che questo giorno possa segnare una
nuova partenza per tutti noi” ha detto il presidente della ‘Cvjr’, mons. Nicodème
Barrigah, vescovo di Atakpamé. “In questi mesi abbiamo incontrato e sentito migliaia
di vittime, ma la più grande vittima dei nostri conflitti ricorrenti è certamente
la fiducia, totalmente persa nei nostri rapporti reciproci” ha sottolineato il presule,
aggiungendo che “siamo tutti feriti. Dobbiamo avere il coraggio di riconoscerlo e
di impegnarci in un percorso di riconciliazione”. La prima parte del rapporto contiene
68 raccomandazioni che suggeriscono al governo di adottare un programma di riparazione
a favore di tutte le persone rimaste vittime di violenze di carattere politico e di
gravi violazioni dei diritti umani. Per la ‘Cvjr’ urge creare un’istanza incaricata
di attuare il programma di indennizzo e di procedere alle necessarie riforme istituzionali
“tese al rafforzamento dello Stato di diritto”. Il governo dovrebbe anche stilare
un ‘Libro bianco’ per elencare i provvedimenti concreti che intende adottare sulla
base delle raccomandazioni formulate. Nel ricevere il documento, il presidente, intervenuto
a nome dello Stato, ha chiesto “perdono a tutte le vittime e a tutti quelli che hanno
sofferto di queste violenze cieche che tanti torti e ferite hanno causato”. La commissione
da lui istituita il 29 maggio 2009 è stata soprattutto chiamata a fare luce sulle
gravi violenze e contestazioni che hanno contrassegnato il voto del 2005, quando Faure
fu eletto dopo la morte del padre, Etienne Gnassingbé, uno dei più longevi capi di
Stato africani, rimasto al potere per 38 anni. L’operato della ‘Cvjr’ non è stato
esente da critiche da parte di media locali e organizzazioni della società civile
che hanno espresso diverse riserve sulla sua efficienza e sul contenuto delle testimonianze
raccolte. (R.P.)