La Siria inizia ad attuare il piano di pace di Onu. Ma i combattimenti proseguono
La Siria ha iniziato ad attuare il piano di pace proposto dall'inviato delle Nazioni
Unite e della Lega Araba, Kofi Annan. Ad annunciarlo il ministero degli Esteri russo
in una nota. Ma Amnesty denuncia ancora violenze: da quando, il 27 marzo, Damasco
ha accettato il piano dell’ex segretario generale dell’Onu – si legge in un documento
– sono almeno 232 le persone rimaste uccise, tra cui 17 bambini. Il servizio è di
Salvatore Sabatino:
La notizia
che giunge da Mosca segue di poche ore l’annuncio di Kofi Annan, circa l’approvazione
da parte della Siria del termine del 10 aprile per cominciare a dare attuazione al
suo piano di pace. Una data vicina, dunque, che però getta ancora più ombre sulla
situazione attuale nel Paese. Perché, secondo fonti locali, i combattimenti starebbero
continuando in molte città: a Homs innanzitutto, ma anche a Daraa e Zabadani. Nonostante
sia attesa nei prossimi giorni una squadra del dipartimento Onu delle missioni per
il mantenimento della pace; squadra che dovrà discutere del dispiegamento di osservatori
incaricati di monitorare il cessate il fuoco nel Paese. Tutto questo mentre Stati
Uniti, Francia e Gran Bretagna sono al lavoro su una dichiarazione, da presentare
al Consiglio di Sicurezza Onu, che dovrebbe appoggiare ''i risultati ottenuti'' da
Kofi Annan. A Damasco, invece, faccia a faccia ieri tra il ministro degli esteri Walid
al Muallim e il presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa, Jakob Kellenberger,
che hanno raggiunto un accordo per consentire al Cicr di lavorare all'assistenza umanitaria.