2012-04-04 20:06:26

La Resurrezione nella periferia di Napoli. La testimonianza di un parroco


“E’ consolante pensare che Gesù sia nato in una periferia come la nostra abitata da poveri, immigrati, rom; una realtà dove spesso i giovani muoiono per overdose o uccisi dalla criminalità. Proprio qui ci può essere la Resurrezione”. Alla vigilia dell’inizio del Triduo pasquale vi proponiamo questa testimonianza di don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa S. Paolo Apostolo a Caivano, in provincia di Napoli. L’intervista è di Fabio Colagrande: RealAudioMP3


R. – Io sono parroco in un quartiere di quelli nati dopo il terremoto dell’80 che raccolgono un po’ tutti i poveri della “vecchia Napoli”. La crisi si riversa sulle persone di questi quartieri poveri come una vera e propria mannaia. C’è gente che non riesce a mettere un piatto a tavola la sera. Questa mattina ho trovato nel messale l’ultima bolletta che mi è stata portata ieri sera da un fratello che è allo stremo: mi ha chiesto di pagargliela. La parrocchia è veramente la casa di tutti, la casa tra le case.

D. - Queste sacche di povertà sono anche sacche molto pericolose…

R. - Sono pericolosissime. Se avessi potuto dare un lavoro a qualcuno lo avrei salvato dalla camorra, lo avrei salvato dalla delinquenza, lo avrei salvato dalla morte. In questi nostri quartieri i funerali celebrati a giovani morti per overdose o uccisi da bande di camorristi sono veramente tanti.

D. – Lì nella periferia dove c’è la sofferenza, lì ci può anche essere la risurrezione…

R. – Certo, ci mancherebbe altro! Noi siamo cristiani non siamo né fatalisti, né pessimisti. Quanti termini usiamo anche nella nostra teologia, nella nostra pastorale, nei nostri incontri, magari ci fanno anche fare bella figura ma spesso non sono termini vissuti. L’accoglienza, per esempio. La mia parrocchia comprende tutti palazzi di edilizia popolare: credo che in ogni appartamento ci siano almeno due famiglie, la famiglia che lo ha ricevuto e poi un figlio, una figlia che si è sposata, ma non si può permettere una casa. Ecco che la famiglia fa un po’ quello che ha fatto la Madonna: si mette da parte, fa spazio, accoglie. (bf)








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