2012-04-04 14:06:16

Colombia: il commento dei vescovi sulla liberazione degli ostaggi delle Farc


Soddisfazione internazionale è stata espressa dopo il rilascio di dieci ostaggi da parte delle Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia. L’auspicio generale è che a questo gesto faccia seguito la liberazione di tutti le persone nella mani dei gruppi guerriglieri. Sulla vicenda sono intervenuti anche i vescovi delle regione colombiana dell’“Eje Cafetero”. Il servizio di Giancarlo La Vella:RealAudioMP3

L’Unione Europea, gli Stati Uniti e l’Organizzazione degli Stati americani (Osa) hanno espresso soddisfazione per la notizia del rilascio da parte delle Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia, degli ultimi dieci ostaggi, appartenenti alla forza pubblica, nelle loro mani e chiedono la liberazione incondizionata di tutti gli altri prigionieri civili, che ancora si trovano in mano all’organizzazione. Il presidente colombiano Santos giudica importante, anche se insufficiente per il dialogo il gesto delle Farc. Intanto, sulla vicenda hanno detto la loro i vescovi della zona colombiana del “eje Cafetero”, così chiamata per la particolare produzione di caffè. I presuli ritengono che la decisione di un possibile dialogo del governo con i guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia dovrebbe essere presa con serenità e moderazione, e non essere il risultato dell’euforia per la liberazione degli ostaggi. Questo episodio, dicono i vescovi in un comunicato, va considerato certamente un evento importante, ma esso era una risposta ovvia a una forte richiesta nazionale ed internazionale. In particolare l’arcivescovo di Manizales, mons. Gonzalo Restrepo, ha detto che la pace è allo stesso tempo un diritto e un dovere, che non deve essere imposto come una condizione nelle richieste gestite esclusivamente dallo Stato o dai gruppi armati illegali, come le stesse Farc.







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