El Salvador: ancora occupata la cattedrale. Il dialogo è fermo per la Pasqua
L'arcivescovo di San Salvador, mons. José Escobar Alas, ha lamentato che da ormai
tre mesi la cattedrale metropolitana è occupata da un gruppo di ex combattenti, cosa
che continua a impedire lo svolgimento delle celebrazioni religiose. "Ci dispiace
che la nostra cattedrale sia ancora occupata, soprattutto in questo momento speciale
come è la Settimana Santa. Per questo, ancora una volta, chiediamo alle persone che
sono all’interno di riflettere e desistere da questa cattiva azione, che va contro
il rispetto e l'onore di Dio e viola il diritto delle persone ad adorare Dio nel suo
tempio" ha detto l'arcivescovo parlando alla stampa. Secondo fonti locali dell'agenzia
Fides, l’arcivescovo ha sottolineato che questa situazione costituisce una violazione
del diritto alla libertà di culto, garantita dall'articolo 25 della costituzione della
repubblica. Nel frattempo gli occupanti hanno espresso la loro disponibilità a negoziare
e a lasciare i locali della chiesa. Camilo Artiga, uno degli occupanti, ha spiegato
che questa azione di forza prosegue perché il processo di negoziazione si è fermato
per le vacanze di Pasqua. "Il governo della repubblica e l'arcivescovo conoscono la
nostra buona volontà di continuare i negoziati e di consegnare il tempio prima della
Settimana Santa, ma non è stato possibile perché le autorità del governo sono andate
in vacanza" ha detto Artiga. Gli occupanti hanno inoltre criticato le parole di mons.
Escobar Alas, quando ha detto che la loro decisione è "un atto irrispettoso" verso
i fedeli. Gli ex combattenti, che sono entrati nella cattedrale occupandola all'inizio
di gennaio, hanno comunicato che non hanno intenzione di ritirarsi fino a quando non
sarà istituita una commissione per negoziare con il governo. Le richieste degli ex
combattenti riguardano il loro reintegro come veterani della polizia; il reintegro
del loro rappresentante nel parlamento; il riconoscimento del loro sindacato. Hanno
inoltre sottolineato la loro buona volontà in quanto, senza avere ancora raggiunto
alcun accordo, hanno aperto la cattedrale per far sì che i fedeli potessero rendere
omaggio alla tomba di mons. Romero, nell’anniversario del suo assassinio. "Tutto dipende
dal governo se si raggiunge un accordo vero e proprio, e se l'accordo arriva, anche
domani stesso i fedeli possono venire a Messa in cattedrale" ha detto Artiga. (R.P.)