2012-04-02 13:18:56

Spagna: messaggio per la Giornata delle Vocazioni native


Domenica 29 aprile, in occasione della celebrazione della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, le Pontificie opere missionarie (Pom) della Spagna celebreranno la “Giornata delle vocazioni native”. Il titolo della Giornata del 2012 è “Maria incoraggia le vocazioni nella missione”. L’obiettivo della campagna delle Pom, condotta in particolare dall'Opera di San Pietro Apostolo, è di far sì che nessuna vocazione al sacerdozio o alla vita consacrata si perda a causa di mancanza di mezzi materiali. Si vuole, inoltre, contribuire alla crescita del clero locale nelle missioni, cercando di raccogliere fondi per i seminari e i noviziati, e di promuovere l'aiuto spirituale e materiale per i sacerdoti malati o pensionati nei Paesi più lontani. “L’attività missionaria della Chiesa – si legge in un messaggio di don Anastasio Gil García, direttore delle Pom spagnole – ha come finalità principale quella di promuovere le comunità cristiane dove si professa la fede, si celebrano i sacramenti e si avvertono le esigenze della carità”. “In questo modo – continua il messaggio – nascono e si sviluppano le piccole “chiese” nel mondo, specialmente nei territori di missione”. Poi, don Gil sottolinea come Dio abbia suscitato “innumerevoli vocazioni alla vita consacrata e al sacerdozio nelle zone di missione”. E “mentre negli ambiti della vecchia cristianità stanno diminuendo le vocazioni, nei Paesi di missione la risposta è molto generosa tra i giovani, che sin dall’inizio avvertono la necessità di impegnarsi”. Da questo momento in poi, si legge ancora nel messaggio, “si apre un lungo cammino di accompagnamento, discernimento e maturazione della vocazione: sono anni difficili sia per chi sente la vocazione, sia per chi ha il compito di aiutare la sua crescita”. Ed è per questo, quindi, che non devono mancare “le risorse materiali”, altrimenti “queste vocazioni di possono perdere per sempre”. Infine, il messaggio delle Pom richiama l’attenzione sul fatto che “la Chiesa è universale, ed è un grave errore dividerla in Chiesa del nord e del sud, Chiesa ricca e povera, Chiesa retrograda e avanzata”. (I.P.)







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