Spagna: messaggio per la Giornata delle Vocazioni native
Domenica 29 aprile, in occasione della celebrazione della Giornata mondiale di preghiera
per le vocazioni, le Pontificie opere missionarie (Pom) della Spagna celebreranno
la “Giornata delle vocazioni native”. Il titolo della Giornata del 2012 è “Maria incoraggia
le vocazioni nella missione”. L’obiettivo della campagna delle Pom, condotta in particolare
dall'Opera di San Pietro Apostolo, è di far sì che nessuna vocazione al sacerdozio
o alla vita consacrata si perda a causa di mancanza di mezzi materiali. Si vuole,
inoltre, contribuire alla crescita del clero locale nelle missioni, cercando di raccogliere
fondi per i seminari e i noviziati, e di promuovere l'aiuto spirituale e materiale
per i sacerdoti malati o pensionati nei Paesi più lontani. “L’attività missionaria
della Chiesa – si legge in un messaggio di don Anastasio Gil García, direttore delle
Pom spagnole – ha come finalità principale quella di promuovere le comunità cristiane
dove si professa la fede, si celebrano i sacramenti e si avvertono le esigenze della
carità”. “In questo modo – continua il messaggio – nascono e si sviluppano le piccole
“chiese” nel mondo, specialmente nei territori di missione”. Poi, don Gil sottolinea
come Dio abbia suscitato “innumerevoli vocazioni alla vita consacrata e al sacerdozio
nelle zone di missione”. E “mentre negli ambiti della vecchia cristianità stanno diminuendo
le vocazioni, nei Paesi di missione la risposta è molto generosa tra i giovani, che
sin dall’inizio avvertono la necessità di impegnarsi”. Da questo momento in poi, si
legge ancora nel messaggio, “si apre un lungo cammino di accompagnamento, discernimento
e maturazione della vocazione: sono anni difficili sia per chi sente la vocazione,
sia per chi ha il compito di aiutare la sua crescita”. Ed è per questo, quindi, che
non devono mancare “le risorse materiali”, altrimenti “queste vocazioni di possono
perdere per sempre”. Infine, il messaggio delle Pom richiama l’attenzione sul fatto
che “la Chiesa è universale, ed è un grave errore dividerla in Chiesa del nord e del
sud, Chiesa ricca e povera, Chiesa retrograda e avanzata”. (I.P.)