2012-04-02 14:23:32

Myanmar. Elezioni e pluralismo: per i vescovi è l'inizio di una nuova era di pace


Il risultato delle elezioni suppletive, anche se non ancora ufficializzato, "è un nuovo inizio per il paese, l'inizio di un'era di grande speranza per tutti noi. L'opposizione sarà presente in Parlamento, un fattore di pluralismo che farà bene al Paese. Auspichiamo tutti che il Paese si avvii verso una nuova epoca di giustizia e di pace. Come Chiesa preghiamo per questo e siamo pronti a dare il nostro contributo": Con queste parole mons. Raymond Saw Po Ray, vescovo di Mawlamyine, presidente della "Commissione giustizia e pace" della Conferenza episcopale del Myanmar, commenta in un colloquio con l'agenzia Fides il voto suppletivo tenutosi ieri in Myanmar per l'assegnazione di 48 seggi parlamentari, vacanti dalle elezioni del novembre 2010. Secondo i primi dati, la leader dell'opposizione, Aung San Suu Kyi, sarebbe stata eletta e il suo partito, la "Lega nazionale per la democrazia", avrebbe conquistato la larga maggioranza dei seggi. Il vescovo dice: "Siamo certi che Aung San Suu Kyi lavorerà per l'interesse e il bene comune, dando voce a molti settori della società finora poco ascoltati. La sfida maggiore per il paese resta oggi la pacificazione, soprattutto verso le minoranze etniche. Oggi la popolazione birmana vive l'opportunità di dare una svolta reale alla vita del paese. Speriamo sia colta con buona volontà da tutte le componenti sociali, dal governo e dalla società". Il vescovo conclude: "Come cristiani siamo una piccola minoranza che vuole mettersi a servizio della nazione per garantire un futuro di pace e di benessere, nel rispetto della dignità dell'uomo e dei valori di solidarietà". (R.P.)







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