Myanmar: la “Lega nazionale per la democrazia” annuncia che Aung San Su Kyi è stata
eletta in Parlamento
Si sono tenute oggi in Myanmar le elezioni legislative suppletive per assegnare 45
seggi sugli oltre mille in Parlamento. La “Lega nazionale per la democrazia” ha annunciato
che è stata eletta anche la leader dell’opposizione birmana Aung San Su Kyi, Premio
Nobel per la pace. Il voto è considerato un passaggio chiave per il processo di democratizzazione
nel Paese- Il servizio di Stefano Vecchia:
A centinaia,
sostenitori e attivisti dell'opposizione democratica, sono scesi per le strade di
Yangon e delle altre maggiori città birmane per festeggiare la vittoria nelle elezioni
suppletive di oggi della Lega nazionale per la democrazia. Aung San Suu Kyi ha vinto
con oltre l'80% delle preferenze il suo seggio parlamentare nella circoscrizione rurale
di Kawmhu, non distante dall'ex capitale Yangon, e il suo partito dichiara la vittoria
nelle 12 circoscrizioni - inclusa quella della capitale Naypiytaw - dove si conoscono
già i risultati definitivi sulle 45 complessive. Il voto di oggi, per quanto parziale,
rappresenta un momento essenziale nell'evoluzione democratica del Myanmar. Nessuno
si illude che la vittoria dei candidati della Lega nazionale per la democrazia, possa
influire al momento sulle scelte dell'esecutivo o contrastare il controllo dei militari
sulla vita del Paese. Tuttavia, l'ingresso nell'assemblea parlamentare di Aung San
Suu Kyi rappresenta una vittoria per il coraggio e la costanza dell'opposizione nonviolenta
che ha piegato alla fine la resistenza degli eredi del regime che ha governato il
Paese per quasi un cinquantennio. Brogli e intimidazioni, segnalati ancora oggi, non
sembrano avere influito sostanzialmente sul risultato e la presenza consistente dei
media internazionali, come pure di osservatori di molti Stati e dell'Unione europea,
ha certamente contribuito a rendere la tornata elettorale più trasparente. Contribuirà
anche, molti sperano nella notte birmana, all'accettazione del risultato da parte
dei gruppi politici legati alle forze armate e ai loro interessi che dominano un parlamento
eletto nel novembre 2010 con un voto allora precluso all'opposizione. Per la Radio
Vaticana, da Bangkok, Stefano Vecchia.