Luci spente anche a San Pietro per “L’ora della Terra”
"L’ora della Terra": è il titolo della mobilitazione contro i cambiamenti climatici
che ha coinvolto ieri migliaia di città, istituzioni, comunità e imprese in tutto
il mondo. Promossa dal Wwf e sostenuta dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon,
ha previsto luci spente per un’ora nei più significativi monumenti in vari continenti.
Tra questi, anche la Basilica di San Pietro, dalle 20.30. Il servizio di Fausta
Speranza:
Un uso delle
risorse che assicuri un futuro sostenibile al pianeta e, dunque, all’umanità. E’ questo
l’obiettivo dell’iniziativa che intende sensibilizzare tutti, cittadini e politici,
sulle emergenze che il pianeta vive. Per "L'ora della Terra", molte le iniziative:
a Londra la conferenza "Planet under pressure", che ha riunito quasi 3000 scienziati
da tutto il mondo. Chiaro il messaggio: siamo di fronte a una grande accelerazione
dell’impatto delle attività umane sui sistemi naturali e se non agiamo subito si rischia
di raggiungere i "tipping points", le soglie di non ritorno.
Le attuali azioni
di mitigazione del cambiamento climatico non sono infatti sufficienti per evitare
che l’aumento della temperatura media globale superi la soglia dei 2˚C rispetto ai
livelli preindustriali. E il riscaldamento globale minaccia la salute umana, la sicurezza
alimentare e idrica, gli ecosistemi. Da Londra, Ramphela Manphela, nota donna di affari
e medico del Sudafrica, lancia un appello a cambiare mentalità:
“The personal
desire for having rather than beeing...” "L’ansia di avere prevale sull’importanza
di essere. Da parte sua, il Wwwf senza mezzi termini chiede di ripensare gli stili
di vita. Alcuni consumi energetici potrebbero essere drasticamente ridotti solo con
comportamenti individuali accorti. Con un video per l’occasione, il segretario generale
dell’Onu, Ban Ki-moon, invita cittadini, istituzioni e imprese a spegnere le luci:
"We
do so in solidarity with men, women and children...” Chiede solidarietà con
quegli uomini, donne, bambini - circa il 20 percento della popolazione mondiale -
che non ha accesso all’elettricità. Spegnere le luci – dice - è un simbolo del nostro
impegno per garantire energia sostenibile a tutti. Dobbiamo alimentare il nostro futuro
con energia pulita, efficiente e accessibile. Se agiamo insieme possiamo accendere
un futuro. E costruire il futuro che vogliamo. Le luci si spegneranno alla stessa
ora e dunque in virtù del fuso orario in successione. E dalla Stazione Spaziale Europea
ci sarà chi invierà via social network impressioni e foto. Il coinvolgimento dunque
si promette davvero planetario.