Italia in recessione per tutto il 2012: l'allarme del ministro Passera. Crollo della
Borsa di Milano
L’Italia è nel pieno di una seconda recessione che durerà pe r tutto l’anno. E’ l’allarme
lanciato oggi dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, confermato peraltro
dalle stime dell’Ocse. Il presidente della Repubblica Napolitano ha esortato le istituzioni
e i sindacati a contrastare la piaga della disoccupazione attraverso riforme sociali.
La recessione ma anche la riforma del mercato del lavoro hanno spinto in negativo
la borsa di Milano – meno 3,30% - la peggiore in Europa. In risalita anche lo spread
di oltre 340 punti. Attesa dunque per la riunione dell’Ecofin domani a Copenhagen
che dovrebbe varare il rafforzamento del fondo salva stati. Intanto il Senato ha dato
la fiducia al Governo sul decreto semplificazioni, che passa ora alla Camera. Servizio
di Giampiero Guadagni:
Dal ritorno
della tassa sulla disgrazia con il rischio di incrementi della benzina, ad una maggiore
concorrenza nella telefonia fissa; dagli organici della scuola al pagamento on line
di multe, mensa scolastica, tassa sui rifiuti e ticket. Sono le principali misure
contenute nel decreto semplificazioni, approvato con voto di fiducia dal Senato. Il
capitolo non è però archiviato. Il Governo intende infatti presentare ogni 2-3 mesi
altre misure che toccheranno la vita di famiglie e imprese. Ad affermarlo il ministro
dello Sviluppo economico Passera, durante un'audizione in commissione Bilancio della
Camera. Passera ha anche detto che l’Italia vive una seconda recessione e per uscirne
è necessario accelerare su tutte le riforme strutturali in programma e su tutte le
leve della crescita. L’allarme lanciato da Passera non arriva come un fulmine a ciel
sereno. Tutte le principali organizzazioni economiche internazionali sono infatti
concordi nel prevedere che l'Italia chiuderà il 2012 con una decisa contrazione dell'economia
e un calo del pil che oscilla dal più pessimistico -2,2% indicato dal Fondo monetario
al meno drammatico -0,5% stimato dall'Ocse.