Il saluto di Benedetto XVI a Cuba: la vostra sia terra di giustizia e libertà
Dopo una lunga trasferta aerea di oltre 10 ore, Benedetto XVI è rientrato a Roma da
Cuba. Intense fino all'ultimo le parole dedicate dal Papa all'isola, anche al momento
del congedo all'aeroporto de L'Avana. Poche ore prima, inoltre, il Pontefice si era
intrattenuto a colloquio per circa mezz'ora anche con l'anziano leader cubano, Fidel
Castro, all’interno della Nunziatura. La cronaca degli ultimi impegni di Benedetto
XVI nel servizio del nostro inviato a L'Avana, Luca Collodi:
"Il Papa lascia
l’isola sotto l’acqua, che “mancava ed era necessaria” ha detto nel suo saluto il
presidente, Raúl Castro, ma con la speranza che la luce del Signore rafforzi l’anima
cubana, i suoi valori più nobili, per fondare una società di ampi orizzonti, rinnovata
e conciliata. Ma Benedetto XVI, per la prima volta in terra cubana, condanna l’embargo
economico e finanziario imposto dagli Stati Uniti all’isola:
“Situación
que se ve agravada cuando medidas económicas restrictivas… Situazione che
risulta aggravata quando misure economiche restrittive imposte dal di fuori del Paese
pesano negativamente sulla popolazione (...) Continuerò a pregare ardentemente affinché
continuate il vostro cammino e Cuba sia la casa di tutti e per tutti i cubani, dove
convivano la giustizia e la libertà, in un clima di serena fraternità".
Il
rispetto e la cura della libertà che palpita nel cuore dell’uomo, ha proseguito il
Papa nel suo discorso di congedo da Cuba, è imprescindibile per rispondere alle esigenze
fondamentali della sua dignità e costruire così una società nella quale ciascuno si
senta protagonista del futuro della propria vita, della propria famiglia e patria:
“La
hora presente reclama de forma apremiante que en la convivencia… L’ora presente
reclama in modo urgente che, nella convivenza umana , nazionale e internazionale,
si eliminino posizioni inamovibili ed i punti di vista unilaterali che tendono a rendere
più ardua l’intesa ed inefficace lo sforzo di collaborazione”.
Serve un
dialogo paziente e sincero per cercare i punti che uniscono tutti, tramite una volontà
sincera di ascolto per rinnovare in modo autentico, con il Vangelo, la vita personale
e sociale.
In precedenza, all’ora di pranzo, l’incontro con il comandante Fidel
Castro, nella nunziatura a L’Avana. L’ex leader cubano, oggi impegnato a scrivere
libri, ha espresso al Papa la sua gioia per la Beatificazione di Madre Teresa di
Calcutta e Giovanni Paolo II, due amici del popolo cubano che Castro ha conosciuto.
Padre Federico Lombardi era presente all’incontro:
“Il comandante
Fidel desiderava molto incontrare il Santo Padre per porgli diverse domande, tra queste
alcune riguardavano la Chiesa e il servizio del Santo Padre, altre più in generale
la situazione dell’umanità oggi: le sue sfide, le difficoltà che la scienza ha di
dare le risposte che l’umanità attende, i problemi del dialogo interreligioso”.