"Green economy tra solidarietà e sostenibilità": giornata di studio alla Lateranense
“La green economy tra solidarietà e sostenibilità”. È questo il tema della giornata
di studi in corso all’Università Lateranense. Al centro dei lavori, che si concluderanno
questa sera, il concetto di un’ecologia che ponga al centro la persona, anche in vista
della conferenza di Rio de Janeiro delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile,
nel prossimo giugno. Ad aprire i lavori alla Lateranense è stato l’intervento di mons.
Ettore Balestrero, sottosegretario per i Rapporti con gli Stati. Il servizio di Davide
Maggiore:
Non è compito
della Santa Sede, ha specificato mons. Balestrero “offrire soluzioni tecniche” ai
problemi dello sviluppo sostenibile e dell’ambiente, che vanno affrontati “congiuntamente,
in maniera responsabile e solidale”. Tuttavia – ha continuato – non può ridursi a
problema tecnico “ciò che tocca la dignità dell’uomo e dei popoli”. Porre il bene
dell’essere umano al centro dell’attenzione per lo sviluppo sostenibile – ha aggiunto
il rappresentante pontificio – è la maniera più sicura per conseguirlo e salvaguardare
la creazione, nell’ottica di quell’“alleanza tra essere umano e ambiente”, più volte
ricordata da Benedetto XVI.
Guardando al prossimo vertice di Rio de Janeiro,
inoltre, il sottosegretario vaticano ha voluto sottolineare tre aspetti che la Santa
Sede “ha particolarmente a cuore”, per le loro ripercussioni “etiche e sociali sull’intera
umanità”. Il primo di questi è l’ancoraggio del futuro modello di sviluppo ai principi
della Dottrina sociale della Chiesa, in particolare per quanto riguarda la sussidiarietà,
che non può essere slegata – come ha più volte ricordato anche Benedetto XVI – dalla
solidarietà. Particolare importanza in questo senso ha il riconoscimento del ruolo
della famiglia, “cellula fondante della società umana”. Lo sviluppo sostenibile, è
stato il secondo auspicio, dovrebbe essere costantemente “collegato allo sviluppo
umano integrale”, come propone anche l’Enciclica Caritas in veritate. In questo
senso, mons. Balestrero ha invitato ad uno sforzo perché gli “Obiettivi dello sviluppo
sostenibile” che saranno individuati dal vertice “Rio + 20” non subiscano la stessa
“deriva” che ha caratterizzato alcuni aspetti degli “Obiettivi di Sviluppo del Millennio”,
usati anche per imporre politiche “contrarie alla vita e alla maternità”. L’economia
verde – ha specificato infine il rappresentante pontificio – può essere in grado di
contribuire alla pace e alla solidarietà tra le nazioni, purché sia effettivamente
orientata allo “sradicamento della povertà” e allo “sviluppo umano integrale”.