L'Avana. Benedetto XVI a Raúl Castro: il Venerdì Santo diventi festa a Cuba
Benedetto XVI ha incontrato ieri al Palazzo della Rivoluzione a L’Avana il presidente
cubano Raúl Castro. La Chiesa cattolica ha rilanciato l'azione sociale che svolge
nel Paese e si propone come interlocutore privilegiato, offrendo collaborazione sulla
strada dei cambiamenti. Al termine dell’incontro, durato oltre 45 minuti, lo scambio
dei doni. Il presidente Castro ha regalato al Papa una riproduzione in bronzo della
Madonna del Cobre. Il Pontefice ha ricambiato con un facsimile della quattrocentesca
''Geographia''di Tolomeo. Da L’Avana, il nostro inviato Luca Collodi:
Benedetto XVI
e Raúl Castro si sono incontrati ieri sera a L’Avana nel palazzo della Rivoluzione,
sede del Comitato centrale del Partito comunista. E’ stato un colloquio “ lungo,
cordiale e sereno”, ha spiegato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, sui
temi della condizione del popolo cubano, “comprese tematiche di carattere umanitario”,
e sulle attese della Chiesa al servizio del bene comune. Il Papa ha inoltre fatto
una richiesta molto specifica che è quella della festività del Venerdì Santo.
In
questi giorni, sono molte le occasioni in cui il Papa e Castro hanno espresso il loro
pensiero in tema religioso e sociale. Benedetto XVI ha salutato i cambiamenti in corso
a Cuba. Ha offerto collaborazione, ma chiesto passi avanti nel rapporto tra Stato
e Chiesa. “Quando Dio è estromesso”, ha ricordato nella Messa per il 400.mo anniversario
della Vergine della Carità, il mondo si trasforma in un luogo inospitale per l’uomo.
Non è mancata la difesa della “famiglia fondata sul matrimonio” e la promessa di “portare
nel cuore le preoccupazioni di tutti i cubani, tra cui i detenuti e i loro familiari”.
Sul volo verso il Messico, il Papa aveva definito il socialismo “un’ideologia che
non risponde più alla realtà”. Raúl Castro, sottolineando i “buoni rapporti” con la
Santa Sede, ha criticato la politica americana nei confronti di Cuba. “La nazione
più potente che abbia mai conosciuto la storia, ha cercato senza riuscirci di togliere
la libertà al popolo cubano”, ha sottolineato il presidente cubano, ricordando l’embargo
economico e finanziario imposto decenni fa al Paese dagli Stati Uniti. Prima di lasciare
Santiago, nel pomeriggio di ieri, il Papa si è raccolto in preghiera nel Santuario
del Cobre, luogo simbolo del cattolicesimo cubano, affidando il futuro del Paese alla
Vergine perché avanzi nel cammino di rinnovamento e di speranza”:
“Ho pregato
la Vergine Santissima anche per le necessità di coloro che soffrono, di coloro che
sono privi di libertà, lontani dalle persone care o vivono gravi momenti di difficoltà.
Ho posto, allo stesso tempo, nel suo Cuore Immacolato i giovani, affinché siano autentici
amici di Cristo e non cedano alle proposte che lasciano tristezza dietro di sé”.