2012-03-28 14:04:28

Bielorussia: appello dei vescovi in difesa della vita nascente


La protezione della vita è il tema centrale della lettera pastorale diffusa dalla Conferenza episcopale bielorussa in occasione della festa dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria che si è celebrata lunedì. “La vita umana è in pericolo”, scrivono i vescovi, che denunciano un fatto quasi paradossale: professiamo un grande amore per la vita, diamo molta importanza al nostro corpo e alla nostra salute, ma permettiamo “l’uccisione di bambini indifesi nel seno materno”. Ricordando le parole del Beato Giovanni Paolo II sull’aborto - riferisce l'agenzia Sir - visto come uccisione deliberata e diretta di un essere umano nella fase iniziale della sua vita, i presuli denunciano l’attività di diverse istituzioni e organizzazioni internazionali che conducono campagne sistematiche a favore del ricorso all’aborto e della sua depenalizzazione nel mondo: “In questo senso, la questione dell’aborto va al di là della responsabilità di ciascun individuo; il danno causato, infatti, ha ‘grandi ripercussioni a livello sociale’” e apre una “dolorosa ferita” nella società e nella sua cultura. I vescovi ricordano anche tutte quelle coppie che non riescono ad avere figli. Pur difendendo il loro diritto a beneficiare dei progressi della medicina per soddisfare il desiderio di poter dare alla luce un figlio sano, ricordano anche che non tutti i metodi di trattamento dell’infertilità sono “moralmente accettabili”, come per esempio il metodo della fecondazione in vitro, spesso utilizzato in Polonia. I vescovi concludono con un’esortazione ai fedeli a pregare per un mondo più accogliente nei confronti della vita e in particolare della vita che sta per nascere. (R.P.)







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