2012-03-27 13:01:57

Siria: Assad accetta il piano di pace Onu, ma gli scontri sconfinano in Libano


Giornata importante per l’evoluzione dalla crisi siriana. Un portavoce di Kofi Annan ha affermato che il regime di Damasco ha accettato il piano di pace dell’Inviato dell’Onu. La notizia è stata accolta con grande soddisfazione dal nunzio apostolico in Siria, mons. Mario Zenari, che, all'agenzia Misna, ha commentato: "Il successo del piano Annan sarebbe il più bel regalo di Pasqua". Intanto, però, gli scontri tra lealisti e ribelli si sono oggi estesi fino a sconfinare in territorio libanese. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

Il governo siriano ha scritto all'inviato speciale dell'Onu e della Lega Araba per la Siria, Kofi Annan, per accettare il suo piano di pace in sei punti, sostenuto dal Consiglio di sicurezza dell'Onu per risolvere la crisi nel Paese. E’ quanto affermato dal portavoce di Annan, Ahmad Fawzi. Dal canto suo, l'ex segretario generale dell'Onu ha lanciato un appello ai "Paesi chiave affinché sostengano questo sviluppo e contribuiscano a garantirne l'effettiva attuazione". La notizia è arrivata mentre fonti locali parlano di truppe siriane che avrebbero oltrepassato stamani il confine libanese scontrandosi con i ribelli anti-regime. Gli scontri, secondo testimoni oculari, sono avvenuti nei pressi di al-Qaa nel nord della valle della Bekaa. Le forze siriane hanno successivamente bombardato l'area con l'artiglieria. Intanto, da Seul, dove si tiene il vertice sulla sicurezza nucleare, il presidente russo Dmitri Medvedev, ha dichiarato che un’eventuale deposizione di Assad, che oggi ha visitato a sorpresa la città ribelle di Homs, non porrebbe fine agli scontri armati in Siria. Per Medvedev, inoltre, deve essere il popolo siriano a decidere il suo destino e non le potenze straniere. Una dichiarazione in linea con quanto afferma la Lega Araba che, giovedì prossimo, terrà un vertice a Baghdad, il primo nella capitale dell’Iraq da 22 anni. Per il ministro degli Esteri iracheno, Zibari, i Paesi arabi esprimeranno “sostegno ad un corso politico che porti ad un cambiamento pacifico del regime, ma sotto la dirigenza siriana”.







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