Messa del Papa a Santiago di Cuba: mondo inospitale se Dio è estromesso, ma Dio rispetta
la libertà umana
Nella sua seconda giornata a Cuba, Benedetto XVI si è recato nel Santuario della Vergine
della Carità del Cobre. Luendì sera, oltre 200 mila persone hanno partecipato, nonostante
la pioggia, alla Messa presieduta dal Papa nella Plaza Antonio Maceo di Santiago di
Cuba proprio in occasione del quattrocentesimo anniversario della scoperta dell’immagine
della Patrona del Paese. Presente anche il capo di Stato cubano Raúl Castro. Nella
Solennità dell’Annunciazione Benedetto XVI ha offerto una rosa d’oro alla "Virgen
de la Caridad", spiegando nell’omelia il significato del mistero dell’Incarnazione
del Figlio di Dio. Da Cuba, il servizio del nostro inviato Luca Collodi:
“Un viaggio
desiderato” nel quale il Papa non manca di esortare i cubani a dare nuovo vigore alla
loro fede e con le armi della pace, del perdono e della comprensione, costruire una
società aperta e rinnovata. E ne indica la strada: “quando Dio è estromesso, il mondo
si trasforma in un luogo inospitale per l’uomo”. La Vergine Maria – sottolinea Benedetto
XVI - rappresenta l’immagine e il modello della Chiesa chiamata ad accogliere in
sé il Mistero di Dio che viene ad abitare in essa. Un’adesione al mistero divino,
ricorda il Papa, che si basa “sul consenso libero di una sua creatura”. Ed “è commovente
vedere come Dio non solo rispetta la libertà umana, ma sembra averne bisogno”. Benedetto
XVI si rivolge ai cattolici cubani invitandoli a seguire Gesù sulla via della croce
“senza timori né complessi”, accettando “con pazienza e fede qualsiasi contrarietà
o afflizione, con la convinzione che, nella sua risurrezione, Egli ha sconfitto il
potere del male che tutto oscura e ha fatto germogliare un mondo nuovo, il mondo di
Dio, quello della luce, della verità e della gioia”:
“Queridos hermanos,
sé con cuánto esfuerzo, audacia y abnegación… Cari fratelli, so con quanto
sforzo, audacia e abnegazione, lavorate ogni giorno affinché , nelle circostanze concrete
del vostro Paese, e in questo momento storico, la Chiesa rifletta sempre più il suo
vero volto come luogo nel quale Dio si avvicina e incontra gli uomini”.
Poi
ha ricordato che “Dio ha affidato alla famiglia fondata sul matrimonio l’altissima
missione di essere cellula fondamentale della società e vera Chiesa domestica”:
“Con
esta certeza, ustedes, queridos esposos… Con questa certezza, voi, cari
sposi, dovete essere, in modo speciale per i vostri figli , segno reale e visibile
dell’amore di Cristo per la Chiesa. Cuba necessita della testimonianza della vostra
fedeltà, della vostra unità, della vostra capacità di accogliere la vita umana, specialmente
la più difesa e bisognosa”.
“L’obbedienza nella fede – ha concluso - è
la vera libertà, l’autentica redenzione, che conduce la volontà umana alla comunione
con la volontà divina”.