Tour di Monti in Asia. Il prof. Volpe: con regole flessibili, imprese italiane più
appetibili
Dopo l’incontro ieri ad Astana con il primo ministro del Kazakistan, prosegue in Corea
del Sud, in occasione del vertice a Seoul sulla sicurezza nucleare, il tour in Asia
del premier Mario Monti, che nei prossimi giorni si recherà anche in Giappone e in
Cina. Sul significato della missione in Asia del premier italiano si sofferma, al
microfono di Amedeo Lomonaco, il prof. Mario Volpe, docente di Politica
Economica all’Università Ca' Foscari di Venezia nel corso di Laurea “Lingue e istituzioni
dell’Asia Orientale”:
R. – Mi sembra
molto importante che l’Italia cerchi relazioni più intense a livello internazionale.
L’Europa si trova in una situazione di forte concorrenza con i Paesi asiatici: non
è solo più una concorrenza sulle fasce a basso prezzo ma questi Paesi – in particolare
Giappone e Corea – sono fortemente concorrenziali anche sulle fasce di produzione
a prezzi elevati. Credo sia fondamentale che le imprese italiane siano in grado di
dialogare con questi sistemi-Paese e sappiano valorizzare la propria produzione anche
per questi possibili investitori.
D. – Il pacchetto-liberalizzazioni e anche
la riforma del mercato del lavoro sono misure idonee per favorire investimenti in
Italia da parte di Paesi esteri, in particolare da parte di Cina e Giappone?
R.
– L’Italia, purtroppo, ha la reputazione di avere forti rigidità, in particolare sul
mercato del lavoro. Se ci sono regole più flessibili, meno oneri, questo sicuramente
aumenta l’appetibilità delle imprese italiane e la localizzazione di imprese straniere
in Italia.
D. – Il summit odierno sulla sicurezza nucleare in Corea del Sud
è anche l’occasione per un incontro del premier italiano Mario Monti con il primo
ministro indiano, in un momento in cui le relazioni tra India e Italia vivono una
fase delicata …
R. – L’India è un partner estremamente interessante per la
sua capacità di crescita economica. Credo che l’Italia non possa permettersi di non
avere rapporti strettissimi, dal punto di vista economico, con l’India. I recenti
problemi che ci sono stati, di natura politica, devono essere superati perché gli
imprenditori italiani non possono non avere forti relazioni con questo Paese. (gf)