Lourdes. Il cardinale Vingt-Trois: appello alla pace sociale e fiducia nella politica
Ciò che preoccupa la Chiesa cattolica di Francia in questo periodo di campagna elettorale
è “lo scetticismo” con il quale gli elettori guardano alla “azione politica, ai politici
in generale e ai candidati alle elezioni in particolare”. Perché “sarebbe una disfatta
della democrazia se gli elettori rinunciassero a votare perché dubitano delle soluzioni
presentate”. Questa l’analisi “politica” che il cardinale André Vingt-Trois, presidente
della Conferenza episcopale francese, ha delineato oggi della campagna elettorale
per le presidenziali, parlando ai vescovi riuniti a Lourdes per l’Assemblea plenaria
di primavera. “La gravità della crisi della nostra società, amplificata ancora di
più dalla drammatizzazione dell’informazione, potrebbe suscitare in alcuni una sorta
di fatalismo. La riduzione delle analisi ai soli elementi economici, sociali o finanziari
della crisi, rischia di mascherare le sue dimensioni culturali, morali e spirituali.
Saremmo pertanto di fronte ad una situazione impossibile da gestire e che scapperebbe
ad ogni volontà politica di governo. Questa impressione non può che fortificarsi nella
misura in cui le proposte fatte o i progetti annunciati non sembrano sempre essere
all’altezza delle sfide da risolvere”. La crisi - dice l’arcivescovo Vingt-Trois -
è “profonda” e “grave” e richiede “rimedi proporzionati” alla situazione. “La storia
- ha proseguito il cardinale -, compresa quella contemporanea, ci dimostra che uomini
e donne decisi e che dichiarano apertamente i loro progetti, possono cambiare qualcosa,
anche se è doloroso per tutti”. Nella prolusione - riferisce l'agenzia Sir - l’arcivescovo
lancia poi l’invito ad abbassare i toni del dibattito pubblico pre-elettorale: “Quando
il confronto si trasforma in incitamento all’odio verso gli altri candidati e al disprezzo
dell’altro, mette a repentaglio il futuro in maniera inquietante”. Da qui l’invito
dell’arcivescovo a votare per candidati “degni di fiducia”. Il porporato in apertura
della prolusione ha fatto riferimento agli “avvenimenti tragici di Tolosa e Montauban
che hanno sconvolto il nostro Paese”. “L’atto di un uomo fanatico - ha detto - può
anche suscitare tentazioni di violenza sociale. Noi tutti vogliamo che questa violenza
non si diffonda nei confronti delle diverse comunità religiose del nostro Paese. Desideriamo
esprimere alle famiglie colpite dai lutti e a tutta la comunità ebraica di Francia
la nostra vicinanza e la condivisione con la quale abbiamo vissuto il loro dolore.
Approfitto di questa Assemblea per assicurare la preghiera delle nostre comunità cattoliche”.
(R.P.)