India: pressioni della società civile per il rilascio dell’ostaggio italiano
Dopo la liberazione di Claudio Colangelo – uno dei due ostaggi italiani rapiti dai
ribelli maoisti alcuni giorni fa – “vi sono forti pressioni della società civile e
c’è grande consapevolezza nell’opinione pubblica dell’Orissa, nel chiedere il rilascio
del secondo ostaggio, Paolo Bosusco”, dicono fonti dell'agenzia Fides in Orissa. Il
gruppo di ribelli maoisti ha rilasciato Claudio Colangelo, spiega la fonte, “su basi
umanitarie e anche per le pressioni della società civile, degli stessi tribali”, offrendo
“un segnale di buona volontà nella vicenda”. Ora tutti attendono il rilascio del secondo
ostaggio, mentre i negoziati fra governo e ribelli sono ripresi. I ribelli chiedono
che il governo soddisfi almeno alcune delle loro richieste e, secondo fonti di Fides,
“il governo farà un passo”, anche se la vicenda è stata complicata, nei giorni scorsi,
dal rapimento di un parlamentare dell’Orissa. Ma “il parlamentare è stato rapito in
Andra Pradesh, un altro Stato, e da un altro commando di ribelli” nota la fonte di
Fides. Per questo i due casi di sequestro “resteranno separati, anche nel negoziato”.
Nella Chiesa dell’Orissa, intanto, “si prega e si spera in uno sviluppo positivo”,
dice un sacerdote, mentre diverse componenti della società, come donne, associazioni,
gruppi tribali, studenti, proseguono l’opera di sensibilizzazione e continuano a manifestare,
in varie forme, per un immediato rilascio degli innocenti sequestrati. “Questo movimento
– nota la fonte di Fides – è molto importante per la coscienza collettiva e influisce
anche sui sequestratori”. (R.P.)