Oltre 600 mila fedeli alla Messa a León. Il Papa: la gioia cristiana vinca la fede
superficiale e incoerente
Nella sua terza giornata in Messico, Benedetto XVI ha presieduto la Santa Messa nel
Parco del Bicentenario a León, che ricorda i 200 anni dall’indipendenza del Paese.
Di fronte a oltre 600mila fedeli, compresi quanti erano nelle strade circostanti,
il Santo Padre ha esortato i messicani a resistere alla tentazione di una fede superficiale
e recuperare la gioia di essere cristiani. Il servizio del nostro inviato in Messico,
Giancarlo La Vella:
Benedetto
XVI, messicano tra i messicani. Il Papa è giunto nella grande spianata del Parco del
Bicentenario, dove ha ricevuto il nuovo caloroso saluto dagli oltre 600 mila fedeli
che hanno partecipato alla Messa. Il Pontefice ha risposto con altrettanto affetto,
indossando un sombrero, il tradizionale copricapo locale. Dall’entusiasmo al partecipato
raccoglimento della celebrazione eucaristica. Nell’omelia il Papa, ricordando che
stiamo avvicinandoci alla Pasqua, da vivere con cuore puro, cuore nuovo, ha parlato
del Cristo Rey, la grande statua situata sul Cerro del Cubilete, alla quale è rivolta
la devozione di tanti pellegrini, e ha ricordato Giovanni Paolo II che tanto ha amato
la terra messicana:
“Queridos hermanos al venir aquí… Cari fratelli,
venendo qui ho potuto avvicinarmi al monumento a Cristo Re, in cima al ‘Cubilete’.
Il mio venerato predecessore, benché lo desiderasse ardentemente, non poté visitare
questo luogo emblematico della fede del popolo messicano, nei suoi viaggi a questa
cara terra. Sicuramente oggi si rallegrerà dal cielo che il Signore mi abbia concesso
la grazia di poter stare ora con voi, così come avrà benedetto i tanti milioni di
messicani che hanno voluto venerare, recentemente, le sue reliquie in tutti gli angoli
del Paese”.
Quindi, il riferimento alla grande sfida della “Missione continentale”,
lanciata nel 2007 ad Aparecida, in Brasile, quando il Papa con tutti i vescovi dell’America
Latina sottolineò la necessità di rinnovare e rivitalizzare la novità del Vangelo:
“La
Misión Continental, que ahora se està llevando… La Missione Continentale
che si sta portando avanti, diocesi per diocesi, in questo Continente, ha l’obiettivo
di far arrivare questa convinzione a tutti i cristiani e alle comunità ecclesiali,
affinché resistano alla tentazione di una fede superficiale e abitudinaria, a volte
frammentaria ed incoerente, per recuperare la gioia di essere cristiani e di appartenere
alla sua Chiesa”.
In questo senso – ha concluso il Papa – l’Anno della
fede”, convocato per tutta la Chiesa, “è un invito a un'autentica e rinnovata conversione
al Signore, unico Salvatore del mondo.
Al termine della Messa, all’Angelus,
l’invocazione di Benedetto XVI alla Madonna di Guadalupe, Patrona del Messico, con
l’invito ai fedeli a non dimenticare che “la vera devozione alla Vergine Maria ci
avvicina sempre a Gesù, e non consiste né in uno sterile e passeggero sentimentalismo,
né in una certa qual vaga credulità, ma procede dalla fede vera” che spinge a “impegnarsi
ad ascoltare il suo Figlio”. Infine, un nuovo accenno alla situazione difficile che
il Paese sta vivendo:
“En esto momentos en que tantas familias… In
questi momenti, in cui tante famiglie si ritrovano divise e costrette all’emigrazione,
molte soffrono a causa della povertà, della corruzione, della violenza domestica,
del narcotraffico, della crisi di valori o della criminalità, rivolgiamoci a Maria
alla ricerca di conforto, vigore e speranza. E’ la Madre del vero Dio che invita a
rimanere con la fede e la carità sotto la sua ombra, per superare così ogni male e
instaurare una società più giusta e solidale”.