Messico: l'abbraccio a Benedetto XVI e il ricordo di Giovanni Paolo II
Nella memoria dei messicani indelebili rimangono le visite del Beato Giovanni Paolo
II nel Paese. In questi giorni la popolazione sta imparando a conoscere direttamente
anche Benedetto XVI. Ce ne parla uno dei fedeli presenti a León, Hans Valluit,
intervistato dal nostro inviato Giancarlo La Vella:
R. – In Messico,
Papa Giovanni Paolo II è venuto cinque volte e anche la sua reliquia è stata in pellegrinaggio;
ora conosciamo personalmente anche la figura di Papa Benedetto. Penso sia molto importante.
I messaggi che il Papa ha portato, di pace, di concordia, l’appello a porre fine alla
criminalità sono positivi per un Paese che in questo momento si trova in una situazione
difficile, a causa del narcotraffico, della violenza. Penso che sia molto positiva
questa visita. Poi, c’è un aspetto nuovo: questo Papa è un teologo, un uomo di grande
sapienza. Il suo messaggio arriverà a tutti.
D. – In che modo la popolazione
civile viene coinvolta da questi drammi, come la violenza e il narcotraffico?
R.
– In realtà, colpisce tutti. Colpisce la vita quotidiana perché non si può camminare
liberamente in strada la notte, è complicato; in alcune zone della città c’è un alto
tasso di criminalità: è una vita in cui la libertà è limitata. Penso che in questo
nostro percorso la fede sia un aspetto importante, perché la fede fa sì che tutti
si impegnino ad essere persone migliori e questo contribuisce a limitare la criminalità.
(gf)