2012-03-23 18:54:24

Approvato dal Consiglio dei ministri il ddl di riforma del mercato del lavoro


Al termine di una riunione durata oltre cinque ore, il Consiglio dei Ministri ha approvato, salvo intese, il disegno di legge di riforma del mercato del lavoro. La palla passa dunque al Parlamento. Per il capo dello Stato Napolitano la riforma è necessaria e non aprirà le porte ai licenziamenti facili. Servizio di Giampiero Guadagni RealAudioMP3

Lungamente attesa dal Paese, fortemente auspicata dall'Europa, e per questo discussa con le Parti sociali. Così il Governo presenta la riforma del mercato del lavoro varata dal Consiglio dei ministri nella forma di disegno di legge. Dunque il Parlamento avrà modo di discutere e apportare modifiche, così come aveva chiesto il capo dello Stato Napolitano, per il quale la riforma è necessaria e non provocherà, come qualcuno teme, una valanga di licenziamenti. Il problema occupazione, afferma infatti Napolitano, sta nella crisi delle aziende e non nell'articolo 18. Articolo 18 che continua ad essere il vero nodo della riforma. Nonostante il pressing dei sindacati, il Governo ha ribadito che per i licenziamenti per motivi economici il datore di lavoro può essere condannato solo al pagamento di un'indennità. Tuttavia sarà riservata particolare attenzione all’intento di evitare abusi. La decisione del Governo è condivisa da Pdl e Terzo Polo, non convince invece il Pd. Ma nella riforma c’è naturalmente altro: la valorizzazione dell’apprendistato, il rafforzamento e l’estensione degli ammortizzatori sociali, costi maggiorati a carico delle imprese per i contratti a termine.








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