2012-03-22 20:29:55

Italia: avviata la campagna del Movimento politico per l'unità per chiedere una nuova legge elettorale


Presentata a Roma la campagna del Movimento politico per l'unità. In primo piano la necessità di una nuova legge elettorale. Il servizio di Adriana Masotti:RealAudioMP3

Oggi i partiti hanno davanti a sé una grande occasione. Sta a loro assumersi la responsabilità di realizzare la loro vocazione: essere al servizio dei cittadini. E’ l’appello consegnato agli esponenti della politica nei giorni scorsi al Seminario che ha visto insieme rappresentanti di schieramenti diversi, studiosi e giovani davanti ad un pubblico molto vario ed attento. A organizzare l’evento, un gruppo di parlamentari che aderisce al Movimento politico per l’unità, che si ispira all’idea di fondo del Movimento dei Focolari, fondato da Chiara Lubich. Al centro dell’incontro, la riforma della legge elettorale. Ma perché tale riforma è tanto necessaria? Paolo Loriga, coordinatore nazionale del Movimento politico per l’unità:

R. – Perché il Parlamento è un Parlamento con deputati e senatori nominati dai partiti, anzi, dalle segreterie dei partiti, quindi una ristretta oligarchia, che ha dato la fisionomia a tutto il Parlamento, espropriando i cittadini di quello che è un loro diritto fondamentale: quello di potere eleggere i rappresentanti del popolo e dei cittadini. Dunque, è un Parlamento di “nominati” e non di “eletti”. Da qui, la grande debolezza.

Anna Chiara e Raffaele, due giovani intervenuti al seminario:

R. – (Anna Chiara) Noi vorremmo dai politici una maggiore partecipazione ai nostri problemi e auspichiamo una collaborazione con loro. Vorremmo proprio “mettere le mani in pasta” per poter realizzare una società in cui il bene di tutti sia messo al primo posto, soprattutto creando un rapporto di questo genere anche a livello internazionale.

R. – (Raffaele) Noi ci siamo concentrati in particolare sul meccanismo delle liste bloccate che, secondo noi, non permette di instaurare un rapporto diretto tra gli eletti e gli elettori, perché impedisce di eleggere direttamente i rappresentanti. Quello che noi chiediamo è, appunto, ricuperare questo rapporto fondamentale tra chi ci rappresenta e noi che siamo gli elettori. In questo senso noi promuoviamo un nuovo approccio alla politica, che si basa sul principio, espresso anche dalla Rivoluzione francese, della fraternità che secondo noi può essere la chiave per raggiungere quella unità nazionale a cui spesso anche il presidente Napolitano fa riferimento. Per questo, noi non ci proponiamo come “anti-politica”, ma a favore della politica.

Ma quali possibilità reali ci sono che i partiti lavorino e riescano a trovare un accordo su una nuova legge elettorale? Ancora Paolo Loriga:

R. – Il realismo non invita a sperare molto. Però, noi siamo qui, fiduciosi che ci sia un colpo d’ala e un senso di responsabilità ulteriore da parte dei parlamentari, altrimenti il rischio è che pochissima gente andrà a votare. E il Paese, con questi partiti, sarà in una situazione ancora più difficile. (gf)







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