2012-03-22 14:03:36

Angola: i vescovi in visita a Kilamba, la nuova città eco-sostenibile


Centoquindici edifici suddivisi in quattro blocchi per un totale di tremila nuovi appartamenti; aria condizionata in tutte le abitazioni; asili e scuole per i bambini; un ospedale; numerosi centri sportivi; impianti idrici per l’acqua potabile e per il riutilizzo delle acque reflue; sistemi ecologici per lo smaltimento dei rifiuti; totale mancanza di barriere architettoniche e molto altro. Si presenta così la città di Kilamba, in Angola, inaugurata il 21 luglio 2011. La nuovissima struttura urbana è situata 20 km a sud della capitale, Luanda, ed è stata voluta dal governo locale per risolvere la questione abitativa della popolazione in cerca di alloggi. Una decisione che ha avuto l’approvazione della Conferenza episcopale di Angola e São Tomé (Ceast) che proprio nei giorni scorsi si è recata in visita ufficiale a Kilamba. “La nuova città – ha detto mons. José Manuel Himbamba, portavoce della Ceast, in un’intervista ad Angop – ha tutte le condizioni per migliorare la vita della popolazione. Questo – ha aggiunto – indica che l’impegno del governo a favore della comunità viene preso davvero sul serio. Ciò che conta, ora, è combinare tutti i nostri sforzi affinché i servizi di base siano resi accessibili a tutti”. Quindi, mons. Himbamba ha ribadito che “la Chiesa non può restare indifferente di fronte allo sviluppo che l’Angola sta sperimentando ed è per questo che i vescovi devono essere coinvolti in questa fase in modo che, come entità spirituale, possano essere in grado di lavorare per il progresso umano, sociale ed economico delle comunità”. Dal suo canto, mons. Manuel António Mendes dos Santos, vescovo di São Tomé e Principe, ha aggiunto: “Sappiamo che attualmente il Paese ha bisogno di una ristrutturazione globale di infrastrutture che ne favoriscano lo sviluppo sociale, industriale ed economico”. E quindi ha auspicato che “tale progetto ottenga i risultati sperati, diventando realmente un piano di sviluppo per l’intero Paese”, e costruendo “quella nuova Angola che tutti attendono”. (I.P.)







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