Cile: i fedeli di Calama chiedono maggiore attenzione al governo centrale
Mons. Guillermo Vera Soto, vescovo di San Juan Bautista de Calama, ha dato il suo
sostegno alle circa 5.000 persone che ieri hanno partecipato alla marcia per chiedere
al governo centrale la realizzazione di diversi progetti che diano alla città e alla
zona la qualità di vita che merita. Il vescovo - riporta l'agenzia Fides - ha detto
che Calama è stata perseverante nella sua richiesta di essere ascoltata dal governo
centrale, e a questo proposito ha osservato che la gente di questa città può essere
un esempio per come ha portato avanti le sue preoccupazioni, per come ha preparato
i tavoli di dialogo e per la presentazione delle proposte alle autorità. Ha inoltre
sottolineato che da diversi anni la popolazione ha chiesto maggiore attenzione, con
grande pazienza, e adesso le marce vogliono dimostrare che c'è un sostegno del popolo
nei confronti delle autorità che portano avanti tali richieste. Secondo la nota inviata
dalla Conferenza episcopale del Cile all'agenzia Fides, mons. Vera ha detto a proposito
della marcia del 20 marzo: “Abbiamo sempre sostenuto che questi eventi devono svolgersi
in un clima di unità, rifiutando ogni forma di violenza, e dobbiamo dire che c'è stato
un atteggiamento molto buono da parte di coloro che li hanno indetti e di chi vi ha
partecipato. Riteniamo che le nostre autorità stiano facendo qualcosa, ma vogliamo
ugualmente continuare a proporre le nostre richieste, in atteggiamento pacifico di
dialogo, ma anche con l'atteggiamento che dimostra che c'è una intera comunità che
chiede, e che crede in ciò che sta chiedendo". Alla fine il vescovo ha detto che "Calama
è di tutti e questa è l'occasione per esprimere la preoccupazione che proviamo per
la città e per tutti coloro che vivono in questa terra. Calama è una città che offre
opportunità di lavoro, di sviluppo, di benessere a molte persone, e questo ci deve
portare ad impegnarci nel destino di questa zona". Calama si trova a nord di Santiago
(circa 900 km), ma non è l’unica zona che manifesta per avere un aiuto reale dal governo
centrale. Anche nel sud la popolazione di Aysen sta manifestando da mesi. La Confederazione
Nazionale degli Studenti (Confech) ha indetto per oggi una marcia nazionale in appoggio
delle richieste del Movimento Sociale di Aysen. La Conferenza episcopale cilena, attraverso
il suo presidente, mons. Ricardo Ezzati Andrello, in una lettera del 16 marzo ha manifestato
preoccupazione per questa situazione di tensione ad Aysen e ha chiesto a tutte e due
le parti di aprirsi al dialogo per risolvere i problemi. (R.P.)