Una Guida per racchiudere l’immenso patrimonio della Biblioteca Apostolica Vaticana
L'immenso patrimonio culturale della Biblioteca Apostolica Vaticana è ora raccolto
in un solo libro. E' stata appena pubblicata, infatti, la Guida ai fondi manoscritti,
numismatici e a stampa della Biblioteca, due tomi di Francesco D'Aiuto e Paolo Vian,
costati dodici anni di lavoro, che prendono per mano il lettore guidandolo alla scoperta
dei 250 fondi della Biblioteca e della loro storia. L'opera, quasi unica nel suo genere
e molto attesa dai ricercatori, conferma la vocazione umanistica della Biblioteca
dei Papi, un'istituzione di conservazione e studio che vuole essere "veramente cattolica",
cioè universale, aperta "alla ricerca e al travaglio dell'uomo". Dunque un luogo che
- smentendo triti luoghi comuni - non cela misteri, né segreti, ma è anzi aperto a
ogni conoscenza che può migliorare l'umanità. Fabio Colagrande ne ha parlato
con il prefetto della Biblioteca, mons. Cesare Pasini:
R. – Direi,
un condurre per mano chi si accosta a questo ben di Dio che è conservato nella Biblioteca
Apostolica Vaticana, affinché possa arrivare a conoscere gli elementi importanti di
quel volume o di quella raccolta che lui vuole studiare, vuole affrontare, vuole prendere
in mano … Bisogna condurre per mano, affinché nel grande ambito – come in una grande
città – non si disperda fra una via e l’altra; dare un po’ il percorso che ti consente
di arrivare là, dirti di ogni gruppo di volumi o delle medaglie che ci sono, o delle
monete o degli altri materiali, dirti le indicazioni fondamentali grazie alle quali
tu poi tu parti con la tua ricerca.
D. – Sicuramente, un’opera che conferma
la vocazione umanistica della Biblioteca Apostolica Vaticana …
R. - … che è
una vocazione di aprire questi beni. Spesso noi diciamo: “Conserviamo questi beni
dell’umanità per l’umanità”. Ma come aprirli, se non si danno gli strumenti,
così che ci si possa accostare in maniera corretta? Ecco: siamo in questa tradizione,
in questa missione. E’ bello aiutare le persone a conoscere. Anzitutto, in prima battuta,
devo aiutare il ricercatore. Può essere un ricercatore abituale della Biblioteca,
e allora molte strumentazioni se le sarà già fatte durante gli anni; ma se mi affaccio
per la prima volta, ho proprio bisogno di questi strumenti. Nessuno ha voglia mai
di tenere chiuse le conoscenza su ciò che una biblioteca conserva: sarebbe contraddittorio
allo spirito stesso della biblioteca …
D. – Anche perché Papa Niccolò V, nel
1451, aprì la Biblioteca Vaticana – come disse lui – “alla comune utilità degli uomini
di scienza” …
R. – Certo. E poi, questa espressione che in quell’epoca significava
un primo passo – fondamentale, grandioso, ma un primo passo – a mano a mano si è aggiornata
con i tempi ed è diventata una disponibilità sempre più ampia, sia come disponibilità
di orari all’ingresso in Biblioteca, sia come afflusso da tutte le parti del mondo,
sia come strumentazioni preparate per facilitare le ricerche. Quest’ultimo strumento,
quello della guida, direi che è quello che completa il servizio di aiuto e di apertura
che la Biblioteca vuol dare. (gf)