Argentina: la Chiesa chiede di rispettare il diritto all'istruzione cattolica nelle
scuole pubbliche
Il diritto degli studenti delle scuole pubbliche che desiderano ricevere l'insegnamento
della religione cattolica. A chiederne il rispetto – riferisce l’agenzia Fides – è
stato il vicario generale dell'arcidiocesi di Salta in Argentina, mons. Dante Bernacki,
a seguito della sentenza emessa l’8 marzo scorso dal giudice, Marcelo Dominguez, dove
viene ribadito il divieto di pratiche cattoliche nelle scuole pubbliche in quella
provincia. Il giudice, ha osservato il presule, ha considerato “i diritti di una minoranza,
ma ha ignorato quelli della maggioranza, specialmente dei più poveri, che non hanno
accesso alle scuole confessionali private o a pagamento. Sono sempre stati rispettati
i diritti di tutti in questo campo e l'esenzione può finire per diventare una regola".
L'insegnamento della religione nelle scuole pubbliche è un diritto dei genitori e
dei bambini, sottolinea una nota dell’arcidiocesi di Salta sottoscritta dall'arcivescovo,
mons. Mario Cargnello, dal vescovo di Oran, mons. Marcelo Colombo, dal vescovo della
prelatura di Cafayate, mons. Mariano Moreno e dal vescovo della prelatura di Humahuaca,
mons. Pedro Olmedo. “Noi non pretendiamo di insegnare a tutti i bambini i contenuti
della religione cattolica, ma che tutti i bambini possano ricevere un'istruzione religiosa,
o essere esenti, secondo la decisione dei loro genitori”, si legge nel testo. "Siamo
convinti che l'educazione religiosa promuove l'identità, alimenta il legittimo pluralismo
e contribuisce allo sviluppo della nostra società" conclude il documento. (R.G.)