Due italiani rapiti in India da un gruppo di ribelli maoisti
La Farnesina ha confermato, stamattina, il sequestro di due cittadini italiani in
India che sarebbe avvenuto, ieri sera, nel distretto di Kandhamal, nello Stato dell’Orissa.
La notizia del rapimento era stata diffusa dalla polizia locale che ha ricevuto un
messaggio audio dei rapitori, un gruppo di maoisti guidati dal leader Sabyasachi Panda,
in cui vengono avanzate richieste alle autorità in 13 punti, tra i quali il rilascio
dei prigionieri politici e lo stop delle operazioni di polizia contro la loro guerriglia.
Fissato a stasera il termine dell’ultimatum. Intanto, il ministero degli Esteri italiano
ha reso nota l’identità dei due sequestrati: Paolo Bosusco, titolare di un’agenzia
di viaggio e originario di un paese della Val di Susa, e Claudio Colangelo, un medico
missionario di Rocca di Papa, in provincia di Roma. Assieme ai due, che a quanto pare
stavano scattando delle foto ad alcune donne, sono stati prelevati, ma immediatamente
rilasciati, anche due cittadini indiani che, sentiti dalla polizia, hanno riferito
le intenzioni dei maoisti di non fare del male ai rapiti. Il capo del governo dell’Orissa,
Naveen Patnaik, ha risposto all’ultimatum dei rapitori dichiarandosi aperto ai negoziati
a condizione che gli ostaggi vengano liberati immediatamente e siano incolumi. Il
distretto di Kandhamal è lo stesso dove nel 2008 si sono consumati gli attacchi anticristiani
ad opera degli estremisti indù. (A cura di Roberta Barbi)