Cordoglio del Papa per la morte di Shenouda III: grati per il suo impegno in favore
dell’unità dei cristiani
Profondo cordoglio di Benedetto XVI per la morte del Patriarca dei copti, Shenouda
III di Alessandria, scomparso sabato, all’età di 88 anni, dopo una lunga malattia.
In un messaggio di condoglianze, il Papa ricorda con gratitudine il grande impegno
di Shenouda III per l’Unità dei cristiani. In particolare, rammenta la visita memorabile
a Roma nel 1973, quando con Paolo VI firmò una Dichiarazione comune sull’Incarnazione
del Figlio di Dio e ancora l’incontro al Cairo con Giovanni Paolo II nell’anno giubilare
del 2000. Benedetto XVI assicura le sue preghiere e la vicinanza di tutta la Chiesa
cattolica ai fedeli copti, esprimendo sentimenti di compassione fraterna. Al vescovo
ausiliare del Patriarcato di Alessandria dei copti, mons.Boutros Fahim,
Gabriella Ceraso ha chiesto un ricordo della figura di Shenouda III:
“La notizia
si è diffusa come il fuoco nella paglia perché la gente in Egitto lo amava tanto,
sia i cristiani che i musulmani, e soprattutto gli ortodossi, i suoi fedeli. Ha guidato
la Chiesa per tantissimi anni, quasi 40 anni di patriarcato. Ha lasciato un gran segno.
Quando ha ricevuto l’impegno, l’incarico, la Chiesa era molto più debole, molto più
nascosta… La Chiesa ortodossa, sotto la sua guida, è molto progredita a livello pastorale.
Ha creato tantissime parrocchie e diocesi all’estero, in quasi tutti i Paesi del mondo.
Ha dato un grande impulso alla vita ecclesiastica di tutto l’Egitto, e non mi riferisco
solo ai copti ortodossi. Ha lasciato un gran segno nella Chiesa in questo periodo
e adesso con la sua dipartita ha lasciato un grande vuoto”.